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  • 30/04/2025
Trascrizione
00:00Siamo davanti al muro dello stabilimento Lancia. Quella targa ricordo un eccilio che c'è stato
00:10proprio qui il 3 maggio del 1945, esattamente 80 anni fa. Quel giorno dopo alcuni scontri con
00:17i partigiani rastrellarono 18 operai nelle fabbriche della zona industriale della città,
00:23li portarono davanti a questo muro, li misero su due file e li falciarono con due raffiche
00:29di mitragliatrici sparate da un autoblindo. Quel giorno morirono 10 persone davanti a questo
00:34muro. Gli otto sopravvissuti riuscirono a salvarsi, seppur feriti anche gravemente, coperti dai
00:40corpi dei morti. Fu solamente per un caso, per l'intervento di altri ufficiali, che venne
00:46fermato il colpo di Grazia. Questa strage è stata pochissimo raccontata perché era molto
00:52scomoda anche politicamente da affrontare nel dopoguerra, per tutta una serie di motivi
00:56in una città lacerata e divisa etnicamente, dove c'erano rancori che dividevano la popolazione
01:01di lingua tedesca da quella italiana. In questo libro ripercorro quelle due ore, le faccio
01:06raccontare dei sopravvissuti, le faccio rivivere e cerco di dare anche la dignità del ricordo.
01:12Ottorino Bovo, che era un partigiano che raccolse le vittime e i feriti e lui stesso si prese
01:17due proiettili quel giorno, mi ha messo la sua mano sulla mia e mi ha detto, mi raccomando,
01:23adesso tocca a voi continuare a raccontare questa storia, perché noi non ci saremo più,
01:28ma quello che è accaduto una volta può cadere di nuovo.

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