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  • 29/04/2025
Torino, 28 apr. (askanews) - Una storica rivista culturale italiana che si rinnova e guarda al futuro. Il Giornale dell'Arte, dopo l'acquisizione della casa editrice Allemandi da parte di Intesa Sanpaolo, ha iniziato un nuovo corso.

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«Il Giornale dell'Arte - ha detto ad askanews Michele Coppola, direttore Arte Cultura e Beni storici di Intesa Sanpaolo - è un fiore all'occhiello della storia, del percorso di crescita e di affermazione del ruolo della casa editrice Allemandi. Il Giornale dell'Arte è un luogo conosciuto e riconosciuto, è lo spazio fisico e anche il luogo ideale dove il dibattito e l'approfondimento delle più importanti notizie che riguardano l'arte, riguardano la cultura in Italia e non solo in Italia, trovano spazio e trovano casa. In queste prime settimane di lavoro congiunto abbiamo registrato una grande attenzione e una fortissima disponibilità intorno a questo nuovo percorso, intorno a questo secondo tempo del Giornale dell'Arte».

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Dopo la storica direzione di Umberto Allemandi, ora alla guida della rivista c'è Luca Zuccala, giornalista under 40 esperto di mostre e mercato. «Siamo certificatori di qualità - ha detto Zuccala ad askanews - siamo una rivista storicamente istituzionale dell'editoria culturale italiana e vogliamo sempre più esserlo. In che modo? Occupandoci del patrimonio culturale italiano, di restauro, archeologia, insomma tutte quelle che sono le peculiarità italiane e la forza dell'italianità, ma poi c'è tutto quello che è l'internazionale, le nuove geografie del mondo, dal Sud America all'estremo Oriente, al vicino Oriente, all'Africa e tutto quello che è il mercato dell'arte».

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Il mercato ha un peso importante, ma lo sguardo della rivista è più ampio e articolato. «Vediamo il mercato dell'arte, l'economia dell'arte anche come stimolo e facilitatore di un afflato, di una portata culturale - ha aggiunto il direttore -. Vediamo le grandi gallerie che riescono a compensare tutto quello che per esempio uno Stato non fare e non può dare: penso alle grandi case d'asta Sotheby's e Christie's a Londra che in alcune grandi aste hanno fatto conoscere tutto quello che è il Novecento italiano, con grandi opere di Fontana, di Morandi, di Burri e Kounellis e quant'altro».

La nuova direzione ha anche il mandato di guardare alle nuove tecnologie e alle forme di comunicazione digitale. Ma come intende muoversi in questo senso il direttore? «Potenziare e implementare tutto quello che è la portata digitale dell'istituzione Giornale dell'Arte - ci ha risposto Luca Zuccala - e tutto quello che sono i social media. Si conciliano redazione online e redazione cartacea e si mettono a terra tutti quelli che sono gli strumenti che 43 anni fa, quando nato il Giornale dell'Arte, non esistevano, quindi si sta al passo coi tempi e si cerca di prevedere dove sta andando il mondo dell'informazione culturale».

La sfida, come si vede è interessante; il mondo della cultura è cambiato profondamente e continua a evolversi, lo stesso sono chiamati a fare coloro i quali lo osservano e lo raccontano.

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00:00Una storica revista culturale italiana che si rinnova e guarda al futuro.
00:04Il giornale dell'arte, dopo l'acquisizione della casa editrice Alemandi da parte di Intesa San Paolo, ha iniziato un nuovo corso.
00:10Il giornale dell'arte è un fiore all'occhiello della storia e del percorso di crescita e di affermazione del ruolo di Alemandi, della casa editrice Alemandi.
00:19Il giornale dell'arte è un luogo conosciuto e riconosciuto, è lo spazio fisico e anche il luogo ideale dove il dibattito e l'approfondimento delle più importanti notizie che riguardano l'arte, che riguardano la cultura in Italia e non solo in Italia, trova spazio e trova casa.
00:38In queste prime settimane di lavoro congiunto abbiamo registrato una grande attenzione e una fortissima disponibilità intorno a questo nuovo percorso, intorno a questo secondo tempo del giornale dell'arte.
00:51Dopo la storica direzione di Umberto Alemandi, ora alla guida della rivista c'è Luca Zuccala, giornalista under 40 e esperto di mostro e mercato.
00:58Siamo certificatori di qualità, siamo la rivista storicamente istituzionale dell'editoria culturale italiana e vogliamo sempre più esserlo.
01:06In che modo? Patrimonio culturale italiano, restauro, archeologia, tutto quello che è le peculiarità italiane, la forza dell'italianità, ma aprirci a tutto quello che è l'internazionale, le nuove geografie del mondo, dal Sud America all'Estremo Oriente, al Vicino Oriente, all'Africa e tutto quello che è il mercato dell'arte.
01:25Il mercato ha un peso importante, ma lo sguardo della rivista è più ampio e articolato.
01:29Vediamo il mercato dell'arte, l'economia dell'arte anche come stimolo e facilitatore di un afflato, di una portata culturale.
01:37Vediamo le grandi gallerie che riescono a compensare tutto quello che per esempio uno Stato non può dare, non può arrivare.
01:43Lo stesso le grandi case d'asta, penso la Thinking Italian o le Italian Sale fatte da Sotomis e Cristins a Londra che hanno fatto conoscere tutto quello che è il Novecento nostrano italiano.
01:53Quindi grandi opere di Fontana, di Morandi, di Burri, di Cunellis e quant'altro.
01:57La nuova direzione ha anche il mandato di guardare alle nuove tecnologie e alle forme di comunicazione digitale.
02:03Ma come intende muoversi in questo senso il direttore?
02:06Potenziare e implementare tutto quello che è la portata digitale dell'istituzione, il giornale dell'arte e tutto quello che sono i social media.
02:12Si conciliano redazione online e redazione cartaccia e si mette a terra tutti quelli che sono gli strumenti, i nuovi strumenti,
02:19che 43 anni fa quando è nato il giornale dell'arte non esistevano.
02:21Quindi si sta al passo coi tempi e si cerca di prevedere dove sta andando il mondo dell'informazione culturale.
02:28La sfida, come si vede, è interessante.
02:30Il mondo della cultura ha cambiato profondamente e continua a evolversi.
02:34Lo stesso sono chiamati a fare coloro i quali lo osservano e lo raccontano.
02:38La sfida, come si vede, è interessante.

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