Lo sguardo sempre basso, gli occhi commossi e la voce piena di dolore per un nipote che non c’è più. Non può darsi pace Rashed Mhat, zio di Eddine Bader Essefi, il ragazzo di 19 anni morto lo scorso 25 aprile tra via Buozzi e via Colombi. Questa mattina, 29 aprile, insieme al console della Repubblica di Tunisia, Afif Traoul, e al presidente dell’Ucoii, Yassine Lafram, si è recato sul luogo dell’aggressione per un momento di ricordo e omaggio: «Era un ragazzo pieno di vita e di gioia. Questo è un crimine, questo è un crimine per il quale chiediamo giustizia – ha detto – Aveva già preso il biglietto per tornare a casa in occasione del matrimonio di sua sorella, a luglio. Bader amava la vita, era pieno di vita, non è possibile che gli sia stata stroncata così presto».