- 26/04/2025
I leader del mondo ai funerali di Papa Francesco e l'incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l'ucraino Volodymyr Zelensky: l'analisi del direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana al termine della diretta di Corriere Tv condotta da Maria Serena Natale sulla celebrazione in San Pietro.
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NovitàTrascrizione
00:00Buongiorno direttore, grazie.
00:04Sì, buongiorno a tutti.
00:06Allora direttore, abbiamo toccato tanti aspetti nella nostra diretta di oggi.
00:10Poco fa con Venanzio e Postiglione sottolineavamo l'importanza di questo incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky.
00:19Vedremo poi quali saranno i dettagli che emergeranno nel corso della giornata.
00:23È possibile che si rivedano rapidamente anche dopo la celebrazione?
00:26come Zelensky potrebbe presentare o aver già presentato una controproposta di pace a Donald Trump.
00:33In realtà già un dato politico molto forte e molto importante è semplicemente l'incontro.
00:38È la prima volta che si vedevano i due leader dopo lo scontro terribile all'interno della Casa Bianca nello studio Vale.
00:45Che cosa può rappresentare? Quale significato politico, quali ricadute possono esserci da questo incontro?
00:52Sì, intanto sottolineavi bene che il primo incontro dopo quello tremendo, orribile che abbiamo visto in scena alla Casa Bianca
01:04in cui Trump aveva in tutti i modi cercato di umiliare Zelensky.
01:11Poi sono accadute altre cose e in particolare c'è stata una spiegazione dell'idea di piano di pace da parte del Vice Presidente Vance
01:22che si basava su tre punti davvero inaccettabili per l'Ucraina.
01:28Il primo è il riconoscimento formale dell'annessione della Crimea, cioè la Crimea sotto il controllo russo ormai dal 2014
01:36però non è mai stato dal punto di vista sia dell'Ucraina che internazionale riconosciuto come un territorio russo.
01:45Il secondo punto, ai russi vanno tutti i territori conquistati fino all'attuale linea del fronte
01:52e la terza, non c'è alcuna possibilità per l'Ucraina di entrare nella Nato.
01:58Come capiamo bene c'era una coincidenza quasi perfetta e non lo dico io, lo hanno detto tutti i giornali americani,
02:08tutti gli analisti internazionali, tra le richieste di Putin e quello che Trump stava mettendo in campo
02:15per un piano di pace che non era un piano di pace, era la certificazione della volontà russa
02:23e dell'idea che in base a un gesto di potenza imperiale, in base a un'invasione, in base all'utilizzo delle armi
02:32si possono cambiare i confini dell'Europa e soggiocare alcuni popoli, che è un precedente davvero terribile
02:42se lo mettiamo in prospettiva, non avendo alcuna fiducia che Putin abbia fermato le proprie ambizioni all'Ucraina.
02:50Francamente è qualcosa che nessuno di noi può sapere, ma certo il sospetto che possa cercare di regolare
02:58altri conti con paesi confinanti è un sospetto enormemente forte.
03:03Quindi il fatto che si vedano Trump e Zelensky è già un passaggio importante, perché serve intanto
03:13a ripristinare un principio che sembra che nessuno consideri, ma che dovrebbe essere ovvio,
03:20cioè se c'è una pace, questa pace deve essere discussa tra le parti e fino a questo momento
03:26la parte ucraina non era stata minimamente coinvolta, che se ci pensate è un assurdo totale.
03:35E poi andare a verificare quali sono le condizioni effettive di questa pace.
03:41Oggi il Cardinale Re nell'Omeria, un'Omeria che l'avete anche detto non sarà piaciuta tanto a Trump,
03:49ha parlato di trattativa onesta, quindi ha sostituito un po' il tema della pace giusta
03:55all'onestà di quello che si mette sul tavolo.
04:00E una trattativa onesta deve partire dal presupposto che ci possono essere da parte dell'Ucraina
04:05anche delle rinunce, dei sacrifici, come dire, sottostare un po' alla volontà di potenza,
04:12ma in base a una prospettiva, a una sicurezza futura per il popolo ucraino,
04:17alla speranza che non accada mai più.
04:20E questa speranza che non accada mai più è che il popolo ucraino dal giorno dopo
04:25della tregua e della firma della pace possa riprendere a vivere,
04:29a ricostruire il proprio paese, ad avere una propria vita democratica e libera,
04:36una propria sovranità e la sicurezza dei propri cittadini.
04:39Questo è un punto fondamentale.
04:41Io credo che di questo si discuterà, se ce ne sarà il tempo,
04:45non credo che il tempo sarà tantissimo oggi, ma il fatto che si avvieni questa discussione
04:51e che si metta al tavolo anche uno dei protagonisti, anzi forse il protagonista dal mio punto di vista
04:58anche più importante, l'Ucraina, credo che sia qualcosa di importante.
05:02È un altro piccolo miracolo che anche, come dire, durante il suo federale ci ha regalato Papa Francesco.
05:11Vediamo intanto proprio l'immagine della barra che viene trasportata all'interno della Basilica di San Pietro
05:19e poi dopo uscirà per andare verso il luogo della tumulazione.
05:25Anche questo intreccio tra festa spirituale e festa laica,
05:31questa settimana di commiato, di raccoglimento di preghiera per i credenti,
05:35di riflessione probabilmente per chi non lo è dopo la scomparsa di Papa Francesco
05:40e l'ottantesimo anniversario della liberazione dell'Italia dal nazifascismo,
05:46ieri 25 aprile, il discorso, le parole accorate, profonde del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella da Genova.
05:55Questo intreccio dovremmo proprio scolpircelo un po' nella mente e nel cuore per quello che ci lascia,
06:01per la radicalità del messaggio su entrambe le sponde.
06:04Sì, è stata una settimana davvero straordinaria e speriamo anche decisiva per alcune cose che debbono accadere nel mondo.
06:17Intanto Papa Francesco, e questo è un dato straordinario, è entrato nel cuore,
06:27anche di chi magari non condivideva completamente le sue posizioni nel cuore di tutti,
06:33cioè è stato un Papa che ha saputo portare la Chiesa in mezzo alla gente a parlare a credenti,
06:43a laici, a fedeli di religioni diverse.
06:46E questo è un tema, lo vediamo dalla straordinarietà della partecipazione, della partecipazione popolare.
06:53Perché? Perché non è stato un Papa della Curia, è stato un Papa che aveva come primo suo obiettivo essere un pastore.
07:04Ed essere un pastore, se l'abbiamo ripetuto oggi, è stato, è come dire, è stato letto anche nel brano del Vangelo,
07:12nell'affidamento da parte di Gesù a Pietro della sua Chiesa, tu pascolerai il mio greggio.
07:19Questo è stato, come dire, l'obiettivo fondamentale di Francesco e lo ha fatto in una maniera energica, diretta,
07:28senza mai rinunciare ad esplicitare le proprie posizioni.
07:32Oggi il Cardinale Reh le ha ricordate e ripetute di fronte a un Trump a cui sicuramente non avranno fatto piacere alcuni ricordi,
07:44perché è stato ricordato, ad esempio, il viaggio ai confini tra Messico e Stati Uniti,
07:51il viaggio a quel confine che per Trump è stato uno degli elementi simbolici della campagna elettorale,
07:58costruire un muro, fare sì che quel confine sia una fortezza impenetrabile a tutti quelli che cercano
08:05una speranza di nuovo lavoro e di vita negli Stati Uniti, è stata una delle questioni che Trump ha posto
08:13in campagna elettorale e che Francesco ha contestato radicalmente nel suo viaggio.
08:21Quindi questo tratto del Papa è un tratto che parla a tutti, è un tratto universale,
08:28non è un'eredità solo della Chiesa, è un'eredità che ci riguarda insieme alle altre questioni fondamentali
08:36sui temi della ricerca di una pace onesta e i temi dell'ambiente.
08:42Si è intrecciato con una giornata naturalmente in cui invece noi, noi italiani, noi istituzioni repubblicane
08:52ragioniamo sull'ascito di quel giorno che ha fondato la Repubblica, ha fondato i suoi valori,
09:02valori che ancora non sono entrati pienamente in vigore perché c'è ancora tanta diseguaglianza,
09:10c'è una partecipazione non effettiva, non c'è quell'idea di costruzione di una comunità europea
09:20che fosse veramente effettiva come unità dei popoli europei.
09:24Quindi questo Mattarella, soprattutto c'è quel tema della democrazia a bassa intensità,
09:29delle tante cose che ha detto Mattarella è quella che mi ha più colpito.
09:33La democrazia a bassa intensità è una democrazia intanto in cui la gente partecipa poco
09:38e il dato dell'assenzionismo ce lo dice, ma è anche un altro tipo di democrazia, è una democrazia
09:46in cui si pensa che il gesto di partecipazione sia solo andare a votare un leader e lasciare poi
09:54mano libera alle maggioranze che verranno di fare quello che vogliono. La democrazia non è questa
10:02perché la democrazia è fatta di equilibri, di contropotere, di istituzioni terze e soprattutto
10:08di rispetto della legge. Quindi è un po' l'idea che si sta affermando, si è affermata in Ungheria,
10:17in fondo anche Putin fa votare i propri cittadini. La democrazia che ha quell'elemento simbolico,
10:26sicuramente importante dell'andata alle urne e poi si affida all'uomo forte per portare
10:31avanti il suo programma a scapito di tutto, di tutti gli equilibri possibili. Ecco io credo
10:38che il richiamo di Mattarella sia stato molto importante perché poi sono quelle democrazie
10:43che funzionano così e che democrazie non sono che poi possono fare delle avventure, possono
10:49pensare che la logica di forza e di potenza regoli le questioni e pensi al modo ordinario
10:56e normale di mettere fine a qualche conflitto politico.
10:58C'è un po' il senso dell'incompiuto nell'ascito, nell'eredità che ci lascia Francesco, l'incompiuto
11:08dal punto di vista che stai sottolineando tu, la democrazia, la libertà che va protetta
11:13continuamente, un ideale incompiuto che va realizzato quotidianamente. Dall'altro lato
11:17questa visione anche adesso che si mescola alle immagini che arrivano da San Pietro di
11:23un'umanità in cammino verso la compiutezza che resta sempre di là da venire, l'incompiuto.
11:30Anche Francesco ne ha parlato nelle sue ultime parole, nei suoi ultimi interventi, non possiamo
11:35accontentarci delle conquiste del passato ma dobbiamo sempre portarle avanti noi per primi
11:40verso una maggiore compiutezza del futuro, questo Papa che si è voluto far seppellire
11:45con le scarpe l'ugore, un'umanità in cammino.
11:48Ma sì, naturalmente questo coincide molto anche con l'idea che delle acilibrazioni che
11:55ci sono state ieri nella resistenza che è evidente, che sono valori fondativi un punto
12:01di partenza ma che le condizioni della democrazia, dell'emancipazione, dell'avanzamento sociale,
12:07e della fine delle inseguaglianze è una conquista che si fa giorno per giorno di cui bisogna
12:14vedere sempre il nuovo orizzonte e mai accontentarsi.
12:19Dobbiamo dire che questo in senso di incompiutezza ma anche di stabilità, di imprevedibilità
12:24di questo nostro mondo non permetteva a nessuno, tantomeno a Papa Francesco ma anche a noi, a
12:31ognuno di noi che deve affrontare le sfide del futuro di poter dire che c'è un punto
12:37fermo a cui siamo arrivati e che quel punto fermo è la fine della storia, anche perché
12:43pensate un attimo al di là delle guerre, Francesco le ha raccontate come terza guerra
12:50mondiale a pezzi, in effetti è così che non sono solo l'Ucraina e il Medio Oriente
12:54ma una quantità di guerre sparse nel mondo e spesso dimenticate.
12:59La pandemia, abbiamo scoperto a un certo punto, noi pensavamo di essere sicuri con la nostra
13:06ricerca scientifica, con la capacità di cure, con la possibilità di avere farmaci avanzati
13:14e di poter affrontare tutto, a un certo punto ci siamo resi conto che eravamo ritornati
13:19quasi a una condizione medievale di dover affrontare solo con l'isolamento una malattia
13:24sconosciuta, quindi è un mondo che ha riscoperto la guerra in Europa, quindi una risposta da
13:33parte di Francesco definitiva non poteva esserci come un punto d'arrivo, però c'era l'atteggiamento
13:40giusto, l'atteggiamento dell'apertura, del dialogo, di stare dentro ai problemi, di capire
13:46qual era la posizione giusta nel mondo, soprattutto dalla parte di chi in questo mondo soffre.
13:55Credo che sia un atteggiamento dell'esplorazione continua, dell'apertura dei rizzonti che è
14:00l'unico che ci possiamo permettere perché è l'unico che ci dà una speranza di poter
14:05fare qualcosa di nuovo e di positivo.
14:09Da questo punto di vista oggi mi è piaciuto il discorso del Cardinale Re perché è stato
14:15molto semplice, non erano quelle omelie complicate, piene di riferimenti teologici, è stata una
14:23esposizione piana, seria, tranquilla, quasi per punti dell'eredità di Francesco e quell'eredità
14:31è fatta di una chiesa aperta al mondo ed ospedale da campo, dell'attenzione alla pace, della questione
14:39del costruire punti e non muri, della questione della difesa dell'ambiente e di tutto il creato.
14:47Li ha messi in fila, questa è l'eredità che ci lascia e che consegna per il momento al
14:53collegio dei cardinali e credo che rispetto a quell'eredità la chiesa non tornerà indietro
15:00e non potrà tornare indietro. Ormai le dinamiche innescate, quei gesti di rottura,
15:06quella frattura che Francesco ha fatto nel modo di operare della chiesa sono una conquista
15:12definitiva. Ci potrà essere un Papa con un altro carattere, un'altra interpretazione
15:18del modo di porsi alle persone. Certo Francesco non possiamo immaginarci che ci sarà un clone
15:27di Francesco al papato, però ci sarà sicuramente un Papa che quell'eredità che è stata spiegata
15:34oggi in una maniera semplice nell'omelia non potrà che prendere come i fondamenti per
15:40andare avanti. Un'omelia perfettamente intonata al pontificato di Francesco e che forse guardava
15:47già al conclave, al conclave che si sta avvicinando, non era soltanto in centro su di lui.
15:52L'ho interpretato, vi dico esattamente cosa è stato questo papato e quale eredità vi
15:59sta consegnando voi che tra un po' avrete le vostre discussioni, vi chiederete, voi che
16:06venite tra tante parti diverse dal mondo in una divisione globale che non si era mai
16:13vista con una chiesa curiale molto in ridimensionamento come presenza, con una presenza europea molto
16:22più fragile, con un'attenzione a chiese spesso e a paesi difficili e spesso inesplorati
16:30per il cattolicesimo. Mettere insieme tutti i pezzi di questa visione globale è possibile
16:37solo se ci sono le basi certe su cui lavorare. Le basi certe il Cardinale le ha volute fornire,
16:46naturalmente sarà al Collegio dei Cardinale poi interpretare in modo giusto e trovare la persona
16:52che le sappia incarnare per il futuro prossimo della chiesa, ma non solo per la chiesa direi
17:01che per la funzione che ha il papato anche per il mondo.
17:05E allora vedremo quanto queste nuove chiese entreranno nella pratica della chiesa che verrà
17:13dopo il conclave. Io ringrazio il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, non ci resta
17:18che aspettare e seguire insieme il conclave. Noi vi lasciamo alle splendide immagini che continuano
17:23ad arrivare ora da San Pietro e poi appunto il corteo che attraverserà il cuore di Roma
17:28per portare il feretro di Papa Francesco da San Pietro alla Basilica di Santa Maria Maggiore.
17:33Da tutti noi da Corriere TV, grazie per essere stati con noi in questa lunga mattinata
17:39nella quale abbiamo seguito insieme la cerimonia, la celebrazione e abbiamo cercato di riflettere
17:45sui tanti punti lasciati aperti anche nel bene e nel male dal pontificato di Papa Francesco,
17:53un pontificato che ha gettato sicuramente dei semi. Adesso starà a noi vedere cosa quei semi
17:58riusciranno a produrre e magari dare il nostro contributo.
18:02Da tutti noi ancora grazie, una buona giornata e vi do appuntamento alla prossima diretta.
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