Milano, 3 apr. (askanews) - Con la mostra Art Crimes, Angelo Accardi si misura con uno dei capolavori della storia dell'arte occidentale: il cartone preparatorio della Scuola di Atene di Raffaello. Da Platone a Duchamp, da Aristotele a Dalì, da Raffaello a Cattelan: 500 anni di arte e misteri che Accardi, uno dei massimi esponenti del Pop Surrealism, porta alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano.
[idarticle id="2529908" title="Fine settimana a Venezia: tra arte & giardini"] Art Crimes alla Biblioteca Ambrosiana di Milano «La mostra nasce un anno fa circa quando ho visto per la prima volta il cartone preparatorio della scuola di Atene di Raffaello. È lì che è scoccata la scintilla e ho pensato di dover produrre un mio cartone nei limiti del mio possibile e in punta di piedi » ha spiegato Angelo Accardi.
Un codice sorgente visivo, conservato in uno dei templi della cultura italiana, che diventa punto di partenza per un'indagine contemporanea sul concetto di originalità e appropriazione. «Ho pensato di dover rubare a Raffaello il cartone e quindi creare un mio cartone inserendo personaggi che mi appartengono, che appartengono al mio contemporaneo facendo una una fusione fino a realizzare un'opera che gravita in un'atmosfera tra realtà e fiction» ha aggiunto l'artista.
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Installazioni, tele, sculture e video per un gioco di ruoli e furti d'arte sulle orme di Raffaello. "Gli artisti si sono sempre ispirati a chi li ha preceduti e hanno creato una catena lunga secoli fatta di saccheggi e di reinvenzioni. Picasso diceva: i geni rubano. L'arte è rubare e reinventare, sicuramente non copiare" continua Accardi. Il ruolo dell'intelligenza artificiale Nell'arte oggi irrompe prepotente anche l'intelligenza artificiale. Da Accardi un monito: "Secondo me è la ladra, la più grande ladra di tutti i tempi, ha rubato informazione in lungo e in largo. Vedo questa intelligenza artificiale come un grande mostro, un grande mostro dal quale ci dobbiamo difendere e l'ho inserita in questa composizione sotto forma di struzzo che è la mia icona però dandogli una forma un po' più da mostro".
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Art Crimes si presenta come un'indagine visiva sul furto intellettuale nell'arte. «Il percorso ovviamente è dettato dallo stile pop dell'artista Accardi, che è un pop surrealism, ha saldamente i piedi nella contemporaneità, anche guardando però al passato, con un occhio non nostalgico ma di rivalutazione di un passato che va sempre avanti, l'inquinamento iconografico contemporaneo, dove si perdono i propri codici sorgente» conclude il curatore della mostra Nino Florenzano Dove e fino a quando La mostra è aperta al pubblico dal 3 al 28 aprile presso la Sala del Foro Romano, della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. I complementi di arredo e i tessuti sono firmati da Luxy, eccellenza dell'artigianato italiano dal 1976, e dal danese Gabriel Group.