Alessio Boni e Antonella Attili in "Iliade Il gioco degli Dei"

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Transcript

00:00La linea è insolita, se possiamo dire. C'è un'idea, scritta da noi, soprattutto ideata

00:13da Alberto Morasi e Francesco Nicolini, che hanno scritto da molto tempo, di portare

00:17in una contemporaneità questi dei, tanto sono immortali, possiamo dire, secondo loro,

00:22per due o tre milioni di anni, secondo loro, in questi tre anni, magari, una spiaggia X

00:28perché per rimanere in vita è una piper, o perché si sentono distrattati, non sono

00:35più soltanto di strada di cristallo, ma in un certo senso non si ricorda benissimo,

00:40perché c'è un punto in cui pensare non si è chiaro, è una sorta di condominio di

00:45pazzi, di questi otto dei che si riviviscono, ma ognuno ce n'è uno, uno è divreca,

00:52l'altro è sensibile a compulsiva, uno è una specie di schizofrenico, l'altro è

00:55una famiglia disfunzionale, quindi l'unico momento in cui si sentono di nuovo vivi,

01:05di nuovo reati nella loro immortalità, è quando rimancano, forse per loro il campionato

01:12di calcio migliore che sia mai esistito, la Champions League di dieci anni, che è appunto

01:17la quella di Troia, tra gli anche italiani. Direi che è giusto, lo aspettiamo, al 25

01:25marzo al Seville, al Teatro Manzoni, a Milano, mi raccomando!