Dopo dieci giorni di degenza al Policlinico Gemelli la situazione di Papa Francesco è ancora critica, nonostante alcuni segnali positivi. Nelle ultime ore non si sono verificate ulteriori crisi respiratorie e il Pontefice è rimasto vigile e ben orientato. Tuttavia, una lieve insufficienza renale è stata riscontrata durante i controlli, tenuta sotto controllo dai medici.
La prognosi rimane riservata a causa della complessità del quadro clinico. Sabato scorso si è registrata una crisi asmatica prolungata che ha richiesto ossigenoterapia ad alti flussi. Da allora, il Papa non ha avuto altre crisi simili, ma continua ad essere sottoposto a cure intensive. Le trasfusioni effettuate hanno migliorato i livelli di emoglobina, considerato un segnale incoraggiante.
Il Vaticano e la comunità cattolica sono profondamente preoccupati. Numerose iniziative di preghiera sono state organizzate, tra cui un rosario guidato dal cardinale Parolin per questa sera alle 21 in Piazza San Pietro. Il Papa, pur non potendo recitare l'Angelus personalmente, ha inviato messaggi di gratitudine ai fedeli e ha continuato a parlare delle crisi globali, ricordando il terzo anniversario dell'invasione russa in Ucraina.