La Procura di Roma ha chiesto la condanna all'ergastolo per Raul Esteban Calderon, il cittadino argentino accusato dell'omicidio di Fabrizio Piscitelli, l'ultras della Lazio noto come 'Diabolik', ucciso a Roma nell'agosto del 2019 in un agguato di stampo mafioso. L'imputato, la cui vera identità è quella di Gustavo Aleandro Musumeci, è accusato dai pm di Roma di essere l'autore materiale del raid avvenuto nel parco degli Acquedotti nell'estate di sei anni fa. Un omicidio, hanno sottolineato i pm, ”compiuto con metodo mafioso e con l’agevolazione di un gruppo criminale, nato dai contrasti tra associazioni organizzate”.
Nel corso della requisitoria durata oltre 7 ore, i rappresentanti dell’accusa hanno ricostruito la genesi e la dinamica di quanto avvenuto nell’estate di sei anni fa. I pm hanno definito l’evento come uno “spartiacque“. Secondo l’accusa, Diabolik è stato punito perché aveva “‘esondato”: una ‘sanzione’ che doveva essere compresa da tutti”. Il killer ha “mostrato grande freddezza e professionalità” colpendolo “alle spalle con un solo colpo che ha volto la vittima di sorpresa”.