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Extra - Puntata di Martedì 21 Gennaio 2025
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22/01/2025
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TV
Trascrizione
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Extra, tutti i colori dell'attualità, con Claudio Michalizio.
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Bentornati, bentornati ad Extra. Non è un periodo entusiasmante per l'economia. L'anno
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2024 ha fatto registrare a livello europeo e anche nazionale segnali di rallentamento.
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Noi abbiamo la missione di raccontare anche il nostro territorio. Allora in questa puntata
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di Extra cercheremo di capire come si apre questo 2025, posto che le indicazioni che
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arrivano dalle statistiche sembrano quasi rincuoranti. Tra poco vi presento l'ospite
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di oggi. Prima questo servizio. Nel panorama economico europeo l'Italia emerge
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con risultati positivi. Nonostante le incertezze geopolitiche e le sfide globali, come la guerra
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in Ucraina e le fluttuazioni nei mercati internazionali, il paese ha saputo mantenere una crescita
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robusta consolidando il suo ruolo all'interno dell'Unione Europea. A mettere in luce questi
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risultati è l'ultimo bollettino economico della Banca Centrale Europea, che non solo
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riconosce il miglioramento della situazione economica in Italia, ma sottolinea anche le
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prospettive positive. Uno degli indicatori migliori riguarda il
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mercato del lavoro. Dal 2020 a oggi l'Italia ha registrato la maggiore riduzione della
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disoccupazione nell'area euro, con un calo di ben 3,5 punti percentuali. A settembre
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2024 il tasso di disoccupazione nell'area dell'euro è sceso al 6,3%, il valore più
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basso dalla nascita della moneta unica, con l'Italia che ha contribuito in modo decisivo
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a questa discesa. Nel 2024 l'economia dell'area euro ha registrato una crescita dello 0,7%.
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E allora, questo è lo scenario, statistiche che in qualche modo lasciano presumere anche
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un'economia in ripresa, ma la situazione è da noi, a Roma, nelle altre province del Lazio,
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com'è? Lo chiediamo ad Alessandro Sbordoni, che è il presidente di FederLazio. Buonasera e benvenuto
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a Radio Roma News. Buonasera e grazie del collegamento. FederLazio è l'associazione
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delle piccole e medie imprese del nostro territorio e lei, presidente Sbordoni,
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tra l'altro è in carica da poche settimane, quindi auguri di un buon mandato. Se le dovessero
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chiedere come sta l'economia nel nostro territorio, lei cosa risponderebbe? Allora,
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io penso che la risposta sia piuttosto articolata, nel senso che l'economia complessiva del territorio
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della nostra regione sia un'economia comunque che segna una forte ripresa. Ho l'impressione,
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anche sentendo quello che è il trend di investimenti che le PMI e associate esprimono,
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la volontà di, in qualche modo, sfruttare questa opportunità che il giubileo del 2025 può
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rappresentare per la città di Roma e per l'economia dell'intera regione. Le piccole e
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medie imprese sono una realtà molto dinamica, sono una realtà molto resiliente, sono una realtà
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che esprime un po' il cuore dell'imprenditorialità della nostra regione per le caratteristiche che
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hanno, che appunto una dimensione piuttosto ridotta che le consente di potersi adattare
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ed essere estremamente flessibile. Io credo che questa caratteristica di adattabilità e di
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flessibilità permetterà alle nostre imprese di poter rispondere compiutamente all'opportunità
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che il giubileo e che l'evoluzione dell'economia in questo anno porterà a cascata sull'intero
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settore delle imprese. Lei ha citato il tessuto fondamentale dell'economia italiana che è
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rappresentato proprio dalle piccole e medie imprese e una delle caratteristiche che le
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rende competitive è proprio questa capacità di adattarsi, la resilienza, uso le sue parole.
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Ecco da questo punto di vista è un dato che è importante nel momento in cui ovviamente ci sono
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una serie di dossier importanti. Lei citava il giubileo, a me viene in mente ancora il PNRR che
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viene raccontato proprio per l'entità degli investimenti che dovrebbe portare sul territorio
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come una grande chance. Secondo lei la stiamo cogliendo fino in fondo questa opportunità?
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Allora io credo che anche qui la risposta possa essere, possa in qualche modo sovrapporre i due
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piani di analisi. Sicuramente l'occasione del PNRR, di fondi giubilari e di Caput Mundi che
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si stima avere una ricaduta sull'economia del territorio per una somma complessiva di 4,8
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miliardi esprime una potenzialità, un'opportunità estremamente rilevante che ho l'impressione da una
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parte la pubblica amministrazione, dall'altra le imprese nei vari settori dell'economia della
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regione stanno cercando di sfruttare nel migliore dei modi. Come giustamente ha detto le imprese
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sono principalmente di dimensioni non rilevanti. Questa è una forza e insieme un limite, è
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sicuramente una forza perché la mancanza di catena verticistica permette l'assunzione di
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immediate risposte alle mutate esigenze e questa immediata risposta permette di poter sfruttare
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meglio e più velocemente le occasioni. Dall'altra parte le dimensioni ridotte sono un limite per
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quanto riguarda l'accesso al credito e per quanto riguarda la potenzialità di investimento. Se da
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una parte la piccola impresa ha soprattutto nel cuore dei lavoratori e dell'imprenditore la
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capacità in qualche modo di anticipare le esigenze del mercato soprattutto da un punto di vista
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intuitivo, dall'altra la scarsità dei fondi le impedisce di poter impiegare mezzi economici
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rilevanti nella ricerca. Così come l'accesso al credito è evidente che le PMI hanno un accesso
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al credito più difficile quindi io credo che perché effettivamente queste che rappresentano
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un po' la parte più forte del tessuto economico non solo della nostra regione ma del nostro paese
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che esprimono un po' il cuore dell'imprenditorialità debbano essere promosse anche attraverso dei
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sistemi, dei meccanismi di incentivazione, di agevolazione all'accesso al credito. Mi riferisco
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quindi non soltanto al credito cosiddetto tradizionale quindi quello che sono un po'
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gli istituti di credito ma mi riferisco anche all'accesso a un credito strutturale, un accesso
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al credito rappresentato principalmente dai fondi di investimento. Quindi la risposta è sicuramente
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sì, sia l'amministrazione comunale a Roma sia l'amministrazione regionale e le singole
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amministrazioni comunali degli altri comuni stanno cercando di ben impiegare, di dare una
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risposta efficiente, una risposta concreta, è una macchina delle conoscenze, delle esigenze
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delle cittadini e stanno cercando di dare in qualche modo una risposta immediata. Dall'altra
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parte le imprese sono pronte ad accettare questa sfida e io credo che questo anno manifesterà
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l'importanza delle associazioni proprio per la dimensione ridotta delle piccole e medie
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imprese. Le associazioni in qualche modo esprimono, dialogano con le imprese, hanno
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un rapporto costruttivo con le amministrazioni, si pongono come quell'elemento, quel ponte,
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quella capacità di dialogare con l'impresa e con le amministrazioni per poter rendere efficiente
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l'azione dell'una e dall'altra. Chiamiamola una sorta di cerniera, un trade union tra chi produce
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poi le istituzioni che hanno la possibilità di favorire l'attività delle imprese. Ovviamente
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l'economia non segue le regole della politica, però una buona amministrazione, un buon governo
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può aiutarvi da questo punto di vista. Presidente, quali sono i settori secondo
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lei più importanti nel tessuto imprenditoriale del Lazio? Guardi, se posso, lei ha accolto un
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aspetto veramente importante che è un po' quello di rendersi conto che effettivamente la politica
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non può tradurre fine in fondo le esigenze del mercato, però la politica può essere un momento
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di sintesi tra quella che è la dinamica del mercato che le è altro e quella che è un'esatta
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conoscenza delle esigenze della società che gestisce. Le imprese e le associazioni devono
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essere appunto quella cerniera, quel mezzo, quella capacità di, come dire, rendere operative
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veicolare queste azioni che nascono dalla conoscenza delle esigenze dei cittadini e delle
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imprese. Per rispondere alla sua domanda, sicuramente il settore dei servizi. Se è vero
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che la manufattura, nonostante abbia delle eccellenze ancora nel nostro territorio, sta
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soffrendo ormai da 22 mesi, è anche vero che il settore dei servizi, nella nostra regione e in
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modo particolare nel Roma Capitale, sta avendo un'evoluzione estremamente importante. Il settore
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dei servizi principalmente per quanto riguarda quello dell'accoglienza, quindi il turismo,
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stiamo assistendo all'apertura di grandissimi hotel, di grandissimi brand internazionali che
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hanno per anni aspirato a poter allocarsi a Roma e che adesso, sia per la crescita del turismo,
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sia per la capacità delle imprese e dell'amministrazione di dare una risposta concreta
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a queste esigenze, stanno aprendo strutture di lusso con una ricaduta sotto l'aspetto
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della capacità di assorbire unità di prodotto di lavoro molto molto rilevante,
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molto importante. Ora io credo che questa evoluzione sia un'evoluzione rilevantissima,
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nel senso che noi assistiamo ad un passaggio epocale, a breve non avremo più ovviamente un
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lavoro per tutta la vita ma non avremo probabilmente neanche una stessa professione per tutta la vita,
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quindi io credo che questa capacità di adattare anche la propria risposta professionale alle
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puntate esigenze economiche sia un elemento importantissimo perché possa darsi concreta
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attuazione ad una crescita strutturata dell'economia. Prima usava la parola resilienza,
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io aggiungerei anche la parola flessibilità che attenzione non significa precarietà ma
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significa la capacità, vale per il lavoratore ma vale anche per le imprese, di intercettare
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le esigenze del mercato, cogliere i nuovi trend, vedere anche quali opportunità possono esserci
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dietro a sfide che magari di primo acchito potrebbero essere viste come dei fattori
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destabilizzanti. È un tema affascinante, io la ringrazio per aver acceso tutti questi
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spunti di riflessione. Alessandro Sbordoni, presidente di Federlazio, davvero grazie e
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buon lavoro, buona serata. A disposizione, grazie. Ci fermiamo qui perché adesso ci sono gli altri
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programmi della nostra emittente, noi di Extra torniamo domani alla solita ora, arrivederci.
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