Cinque vittime (al momento). Migliaia di evacuati. Le colline, le vie dello shopping, le ville e gli uffici, le palme bruciate. Il vento non si placa e Los Angeles continua a bruciare. Pacific Palisades, Malibu, Hollywood Hills, Santa Monica, Runyon Canion, Pasadena... Sembra di vedere il napalm che incenerisce tutto, in Apocalypse Now. L'incendio nella California del Sud, nella zona della città degli angeli, non si placa e per questo Joe Biden ha annullato il viaggio in Italia. L'Academy, che governa gli Oscar, ha fatto slittare di due giorni (dal 17 al 19 gennaio) l'annuncio delle nomination agli Oscar. Cerimonie (l'annuncio dei SAG Awards digitale e non in presenza), red carpet e altri eventi legati alla Oscar season sono saltati. Per motivi di sicurezza e solidarietà con le vittime e gli evacuati. Perché le zone colpite non sono solo quelle delle ville delle star (tra gli evacuati e chi ha avuto la casa distrutta: Anthony Hopkins, Ben Affleck, Eugene Levy, Harrison Ford, Eli Roth, Anna Faris, Mark Hamill, Paris Hilton, Miley Cyrus, Adam Brody, Miles Teller, Fergie), ma anche dei tanti lavoratori dell'industria dello spettacolo. Molto meno famosi e milionari... Oltre mille edifici tra Malibu e Santa Monica sono andati distrutti. In cenere anche una sinagoga nella zona di Pasadena. I vigili del fuoco continuano a combattere i numerosi roghi: ne sono stati mobilitati oltre 7.500 per fronteggiare l'emergenza. Più di 100.000 residenti sono stati costretti a fuggire dalle proprie abitazioni. L'Academy of Motion Picture Arts and Sciences (AMPAS) ha rinviato l'annuncio delle nomination per gli Oscar mandando una mail ai suoi quasi 10.000 membri ed esprimendo vicinanza a chi è stato colpito dagli incendi: molti suoi membri e dipendenti lavorano e vivono in quell'area. E il presidente uscente Joe Biden ha cancellato il viaggio in Italia in programma in questi giorni per seguire da vicino l'evolversi della situazione.