00:00Io sono stato portato nell'ospedale che è attivo alla chiesa di Collemaggio, che all'epoca era ospedale psichiatrico, cioè manicomio, come solitamente si dice, all'età di 4 mesi, quindi appena nato, e lì ho trascorso il periodo che va dall'aprile del 1932,
00:22lui era appena nato da qualche mese, fino al 1938, quindi l'infanzia fino ai 7 anni io l'ho trascorsa proprio là , e quindi ne ho una nozione, un ricordo vivissimo, anche in riferimento alla chiesa.
00:39Ora, naturalmente la chiesa come veniva fruita, usiamo il termine oggi di moda, è una chiesa in grandissimo abbandono, ecco questo bisogna dire, e varrebbe anche la pena di darne le motivazioni,
00:54ma il fatto di essere collegata all'ospedale dei pazzi è certamente, come nel caso della grande e bella chiesa di San Domenico, in città , legata al carcere, certamente proprio nella mentalità collettiva, qui l'ha molto danneggiata.
02:20Le relimpie sono cose che io ricordo vivamente, siamo da bambini, queste sono degli spettacoli, diciamo, che si ricordano, e dobbiamo dire che cosa si ricordano?
02:31Si ricorda la polla sul piazzale, il piazzale naturalmente interrabbattuto, quindi senza nulla, almeno non dall'artista nazionale, quindi tenuto in grande negligenza.
02:43Era lo Stato Prado, e secondo la vecchia tradizione l'arcivescovo saliva sulla torre, prima saliva su quella ringhiera che si vede anche in molte fotografie, che era al centro della facciata e che poi è stata spostata dalla fontana della rivera.
03:07L'arcivescovo con formula latina mostrava il braccio di San Pietro Celestino, il dito di San Giovanni Battista, la spina della chiesa, questo naturalmente con una cadenza rituale e con le candele a fianco,