SGORGO Antonia Pozzi LeggeRodolfo Vettor

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00:00Sgorbo Per troppa vita che ho nel sangue, tremo nel

00:21vasto inverno, e all'improvviso, come per una fonte che si scioglie nella steppa, una

00:29ferita che nel sonno si riapre, perdutamente nascono pensieri nel deserto castello della

00:37notte, creatura di fiava per le mute stanze dove si struggono lampade dimenticate, lieve

00:46trascorre una parola bianca, si levano colombe sull'altana come alla vista del mare, bontà

00:57tu mi ritorni, si settempera l'inverno nello sgorbo del mio più puro sangue, ancora il

01:06pianto ha dolcemente nome, perdono.

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