Europee, l'analisi: il Ppe resterà playmaker, guardando a destra

  • 19 giorni fa
Roma, 7 giu. (askanews) - Malgrado le previsioni elettorali a livello europeo, con diversi partiti di destra in vari paesi dati in crescita nei sondaggi, non ci sarà un' "ondata" di destra e quindi la matematica del Parlamento europeo di Strasburgo e Bruxelles non permetterà una maggioranza di centro-destra con il Partito Popolare Europeo (Ppe), il grande partito di centro che pure ora guarda a destra e in particolare al gruppo dei "Conservatori e riformisti" Ecr (in cui sono gli eurodeputati di Fratelli d'Italia). A spiegarlo in quest'intervista è il corrispondente di askanews da Bruxelles Lorenzo Consoli, decano della stampa italiana nella capitale europea, dove è stato presidente dell'Association de la Presse Internationale (Api) e ha insegnato corsi di Storia dell'Unione europea e Giornalismo europeo per il master dell'Institut des Hautes Etudes de Communications Sociales (Ihecs).Per l'elezione in autunno della presidenza della Commissione europea, per la quale serve la maggioranza assoluta degli europarlamentari, cioè 361 voti, non ci sono alternative, secondo tutti i sondaggi, a una riedizione della maggioranza che ha eletto Ursula von der Leyen (che si è ricandidata come presidente della Commissione per il Ppe), cioè con i voti di Ppe, del gruppo dei Socialisti e Democratici e di quello dei Liberali (Renew). Meno stringenti spiega Consoli le maggioranza necessarie per l'adozione di direttive e regolamenti Ue (le leggi europee). Qui accadrà che il Ppe, che si è spostato a destra nel corso dell'ultima legislatura soprattutto nell'ultimo anno e soprattutto sulle questioni agricole ed ambientali, essendo il primo gruppo riuscirà a restare "playmaker" cercando maggioranze "a geometria variabile", escludendo quando possibile i socialisti e collaborando con il gruppo dei conservatori dell'Ecr al cui interno appunto Fratelli d'Italia esercita la leadership. Intervista di Adriano PetrucciMontaggio di Carlo Molinari(Le prime due videointerviste della serie "Europee, l'analisi" sono state pubblicate il 5 e 6 giugno con i titoli "Europee, l'analisi: come Meloni sta cambiando l'approccio delle destre all'Ue" ed "Europee, l'analisi: Meloni vuole unire la destra Ue ma maggioranza lontana")