Cade nel dirupo per recuperare il drone

  • 24 giorni fa
Scivola in un dirupo per oltre 10 metri e si frattura una caviglia e diverse costole. Notte di paura per un 53enne di Maratea, ex comandante della motovedetta della Capitaneria di Porto di Marina di Camerota, salvato nella giornata di ieri 16 Maggio dal Soccorso Alpino Basilicata. L’uomo era uscito di casa mercoledì, con l’intenzione di recuperare un drone di sua proprietà caduto in un’area nella vicina Acquafredda di Maratea. Ma qualcosa non è andata per il verso giusto. Nonostante fossero trascorse diverse ore dall’uscita di casa, l’uomo infatti non aveva fatto ancora rientro presso la propria abitazione. E non solo. Nelle prime ore del pomeriggio il 53enne, contattato più volte dalla moglie preoccupata per il suo mancato rientro, non risultava più raggiungibile. Nonostante le le rassicurazioni alla moglie, poche ore prima, di un suo rientro a casa di lì a poco. Con il trascorrere delle ore, l’avvicinarsi del tramonto, in casa dell’ex comandante è cresciuta l’ansia. La paura ha preso il sopravvento.

Una situazione che ha messo in allarme la donna che a quel punto ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri, preoccupata per le sorti del marito. Allertate le forze dell’ordine, subito è scattata la macchina del soccorsi. Sul posto sono arrivate due squadre del Soccorso Alpino della Basilicata provenienti da tre diverse stazioni, attivate dai Carabinieri di Lagonegro, ed anche dei Vigili del Fuoco. Intorno alle 2:30 di notte gli uomini del soccorso sono riusciti a rilevare la traccia gps del drone e dunque a stabilire la posizione in cui di trovava il 53enne, grazie anche al supporto di un mezzo aereo che per diverse ore ha sorvolato sull’ intera area interessata. Identificato il punto preciso dove l’uomo si trovava, sono iniziate le operazioni di recupero. Il malcapitato infatti è stato dapprima raggiunto, imbracato e imbarellato dai soccorritori che poi subito dopo hanno iniziato una complicata manovra di calata della barella dal luogo del ritrovamento lungo un canale presente nelle vicinanze.

Successivamente, e solo alle prime luce dell’alba intorno alle 5:30 del mattino, le due squadre impegnate nel ritrovamento si sono ricongiunte, per concludere definitivamente le operazioni di recupero. Quest’ultime infatti sono terminate solo un paio di ore dopo, poco dopo le 8 del mattino, quando l’uomo è stato trasferito sulla spiaggia dei Gabbiani, al confine con la vicina Campania.

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