Lavoro, Meloni: l'IA è una rivoluzione ma sia a misura d'uomo

  • 25 giorni fa
Roma, 16 mag. (askanews) - L'intelligenza artificiale generativa avrà un "impatto" sui "sistemi economici e produttivi" in "ogni settore lavorativo, non solo in quelli più tradizionali, ma anche in quelli più innovativi che interessano il lavoro intellettuale, come il vostro. E allora non possiamo da una parte fermare questa rivoluzione, ma dobbiamo lavorare per fare in modo che questo processo sia sempre a misura d'uomo, che sia cioè incentrato sull'uomo, controllato dall'uomo e che abbia l'uomo come suo ultimo fine". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un video messaggio al Festival del Lavoro in corso a Firenze."L'intelligenza artificiale - ha proseguito - sarà una risorsa se il suo sviluppo migliorerà la qualità del lavoro, se lo renderà più efficiente, sempre più a misura di persona. Non sarà una risorsa, al contrario, se condurrà semplicemente alla sostituzione dei lavoratori o all'espulsione di milioni di lavoratori dal mercato del lavoro. L'intelligenza artificiale investirà prima o poi, e con accenti diversi, tutto il mondo del lavoro, e non sarà limitato a profili di eccellenza tecnologica.È il sapere, è la competenza che fanno la differenza in questo tempo. È una priorità sulla quale dobbiamo avere il coraggio e la forza di investire".Del resto il lavoro è "al centro del nostro impegno alla guida della nazione" ha detto Meloni."Da quando siamo al governo - ha rivendicato - abbiamo 600 mila occupati in più, il tasso occupazionale ha toccato il record dei 62,1%. Abbiamo superato per la prima volta il tetto dei 10 milioni di lavoratrici, i contratti stabili aumentano, la precarietà diminuisce e si riducono anche gli inattivi, cioè coloro che non solo non lavorano ma che hanno anche smesso di cercarlo un lavoro. È un segnale molto positivo, di grande fiducia nell'economia e nel futuro, dati che ci rendono orgogliosi e che anche Mattarella ha salutato con soddisfazione. Non intendiamo ovviamente cullarci sugli allori, cioè non significa che vada tutto bene. Noi continuiamo a lavorare per consolidare questi dati e migliorarli ancora. Proprio per questo in occasione del primo maggio abbiamo approvato un ulteriore pacchetto di norme che libera circa 3 miliardi di euro per incentivare l'assunzione di donne, giovani, lavoratori più fragili, soprattutto al sud", ha concluso.

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