"Ecodesing the Future": la sfida per la sostenibilità nelle AEE
  • 10 giorni fa
Milano, 11 apr. (askanews) - Una banca dati dei pezzi di ricambio provenienti da lavatrici, lavastoviglie e forni paragonabile a quelle già utilizzate per la catalogazione di reperti archeologici e l'utilizzo del micelio - apparato vegetativo dei funghi formato da un intreccio di filamenti - nelle componenti elettroniche facilmente usurabili al posto del tradizionale materiale plastico. Sono i due progetti innovativi che - a pari merito - hanno vinto la terza edizione di "Ecodesign the Future", il workshop realizzato da EconomiaCircolare.com in collaborazione con Erion WEEE, quest'anno dedicato alle apparecchiature elettriche ed elettroniche."Crediamo che sia fondamentale non soltanto fare il mestiere che facciamo, cioè prendere rifiuti e trasformarli in materia prima, quindi un contributo all'economia circolare, ma anche fare un passo prima - spiega ad askanews Giorgio Arienti, direttore generale di Erion WEEE -, cioè ragionare su come pensare prodotti che siano più sostenibili, che durino di più, che siano più facilmente riciclabili o riparabili, perchè questo è il veri contributo all'economia circolare e il vero motore del cambiamento".Un percorso di formazione (patrocinato da Isia Roma Design - Istituto universitario di design italiano - e Adi - Associazione per il Disegno Industriale) non a caso destinato alle giovani generazioni. "Loro avvertono l'urgenza di cambiare il modello di sviluppo che davvero non è più sostenibile - prosegue il manager - Credo che si tratti, come responsabilità nostra, più di dare loro gli strumenti e la possibilità di agire, perchè in termini di sensibilizzazione credo siano più avanti di noi".La terza edizione di "Ecodesign the Future" di ha visto coinvolgimento di 22 studenti in arrivo da istituti e università di tutta Italia. "I ragazzi e le ragazze hanno affrontato un percorso di 55 ore, sia teorico che pratico, che ha dato gli strumenti per realizzare degli eco-concept progettuali, quest'anno sulle apparecchiature elettriche ed elettroniche affinchè abbiano un ciclo di vita più circolare e sostenibile - ci racconta Alessandra De Santis, presidente di Editrice Circolare - La sfida è stata quella di provare a creare dei prodotti che siano più facilmente riparabili, ricondizionabili e che a fine vita siano anche più facilmente poi riciclabili".Innovazione, coerenza progettuale rispetto ai criteri di circolarità e sostenibilità (riusabilità, attenzione alla prevenzione del rifiuto, sostenibilità dei materiali, riciclabilità), applicabilità dell'idea nel settore di riferimento, circolarità di sistema e qualità estetica sono gli elementi distintivi dei due progetti finiti sul podio."Noi siamo il progetto Rigeneraee, abbiamo puntato su un progetto sistemico per ridurre l'impatto ambientale delle apparecchiature elettriche ed elettroniche - sottolinea Sofia Soledad Duarte Poblete, dottoranda al Politenico di Milano -. Ci siamo focalizzati su un sistema in cui questi pezzi vengono rigenerati e riproposti"."Noi siamo il progetto MyNd, abbiamo realizzato delle cuffie con il micelio - evidenzia Natascia Artuso, studentessa all'Isia Roma Design - Istituto universitario di design italiano -. Dobbiamo ringraziare EconomiaCircolare.com e Enrion WEEE per questa esperienza che è stata un'opportunità molto importante".
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