Flessibilità e nuove competenze decisive per le imprese di domani
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Milano, 21 mar. (askanews) - La capacità di anticipare i grandi cambiamenti portati dalle transizioni digitale e green è uno degli elementi chiave su cui si giocherà la competitività delle imprese e dei sistemi economici nazionali nei prossimi anni. La fotografia scattata dal nuovo report di Look4ward, l'Osservatorio permanente sulle competenze del futuro che Intesa Sanpaolo conduce in collaborazione con l'Università Luiss Guido Carli, lascia poco spazio a intepretazioni."Apertura all'innovazione, apertura al futuro, visione di quello che sta accadendo, sono delle parole chiave importanti. Ma ci si rende conto che coniugare la verticalità delle competenze nei vari domini settoriali o della tecnologia con questa apertura è il paradosso che tutte le aziende vivono - spiega Paolo Boccardelli, direttore scientifico dell'Osservatorio Look4ward e direttore del Centro di Ricerca in Strategic Change 'Franco Fontana' dell'Università Luiss Guido Carli -. I temi, i paradossi e le contraddizioni che le imprese oggi vivono sono molti. E si rendono conto che le competenze non sono solo di tipo tecnico, ma servono leadership, soft skills, capacità di comprendere le esigenze delle persone. E in qualche modo una parola chiave è l'uomo al centro di questa rivoluzione. Molti manager, molti responsabili di queste aziende ci hanno parlato di una leadership che rimetta al centro la persona e l'uomo".Nuovi modelli organizzativi, dunque, basati su agilità, flessibilità e collaborazione, ma anche nuove figure professionali con competenze sempre più focalizzate su green e digitale."E' emerso da questo Osservatorio che il fabbisogno di competenze si va a raccordare su tre ambiti - sottolinea Elisa Zambito Marsala, responsabile Education Ecosystem and Global Value Programs di Intesa Sanpaolo -: uno è quello delle nuove tecnologie, dove il protagonista lo sta facendo l'artificial intelligence, il secondo è quello della sostenibilità, quindi tutto il tema della green transition diventa impattante su tutte le industry che operano appunto sul territorio nazionale, e poi abbiamo il grandissimo ambito che è rappresentato dalle soft skills, cioè la capacità di saper affrontare con adattabilità e flessibilità i cambiamenti appunto che sono in rapida e costante evoluzione".Una continua ridefinizione delle competenze diventa così cruciale in un contesto economico globale sempre più influenzato da intelligenza artificiale, robotica e Big Data."L'evoluzione tecnologica e non solo fa sì che quello che hai imparato oggi, probabilmente fra un anno e mezzo dovrà essere completamente evoluto e rivisto - conferma Giacomo Castri, Responsabile People Attraction, Acquisition & Development di Intesa Sanpaolo -. Quindi vuol dire adattarsi a nuovi contesti. La flessibilità cognitiva, direi, è un elemento forte. Noi la chiamiamo 'continuous learning appetite': la fame di apprendere sempre".
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