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  • 31/03/2009
Quando aprirò gli occhi l'unica cosa che potrò vedere sarà il buio delle mie palpebre chiuse

come il ricordo dell'immagine di me riflessa nel fondo nero di una voragine

e allora la pelle che un tempo ricopriva il mio corpo sarà sospesa sopra quella che credevo essere la mia testa

nessun aria da respirare

nessun bisogno di farlo

il suono immobile dei miei muscoli contratti 12 ottave sopra i miei fluidi in decomposizione

le vene trasparenti del mio membro eretto attraversate dal gelo di uno spazio indeterminato

e le mie ossa ridotte in polvere satureranno il vuoto come un fumo tossico

solo silenzio dove un tempo era la mia spina dorsale

e un suono cupo nei miei intestini stretti attorno all'assenza delle mie caviglie

e ogni cosa pensata si espanderà nello spazio come un gas inodore

e la lingua come una pietra nella mia bocca immobile

i miei tendini come corde tese in ogni direzione

si estenderanno come elastici verso il nulla

e i miei denti allineati fluttueranno come una corona

sopra un groviglio di nervi annodati

che si contrarranno fino a diventare una minuscola sfera dove prima era il mio lobo frontale

e ogni ricordo dell'esistenza sarà chiuso nei miei polmoni

che si dilateranno per esplodere senza fragore

e un decimo della mia massa trasformato in radiazione sarà ormai a 11.640 parsec da quello che chiamerò 'me'

la nuova forma di me

decomposta

e il mio cuore sospeso nel vuoto continuerà a emettere raggi x e raggi gamma

e solo il mio sperma come collante tra me e l'eternità

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