Autostrade presenta a Napoli lo studio su mobilità sostenibile
  • 2 mesi fa
Napoli, 15 feb. (askanews) - Autostrade per l'Italia ha presentato a Napoli lo studio "La Rivoluzione della mobilità sostenibile parte dalle autostrade". Un testo, edito dal Sole 24 Ore, che ha al centro i temi della sicurezza, del digitale e della decarbonizzazione. L'incontro che si è svolto nell'Aula Magna dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, ha visto la partecipazione tra gli altri del Sindaco di Napoli e della Città Metropolitana, Gaetano Manfredi, e l'Amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi. Roberto Tomasi, Amministratore Delegato di Autostrade per l'Italia: "Gli investimenti riguardano potenziamenti, ovvero allargamenti sui sistemi autostradali che già oggi stanno denotando una saturazione importante. E interventi invece di ammodernamento su quelli che sono i patrimoni infrastrutturali che ormai hanno raggiunto oltre i sessant'anni di vita, quindi sono stati costruiti prima del 1970 in termini di ponti, gallerie o le stesse barriere di sicurezza. E quello che è tutto il mondo del digitale, oggi dobbiamo efficientare di più i nostri spostamenti e questa diventa una condizione fondamentale".Il parco auto italiano è rappresentato da circa 40 milioni di veicoli. Oggi circa il 90% degli spostamenti quotidiani di merci e circa l'85% di spostamenti di persone avviene su gomma. Numeri che confermano da un lato la strategicità della rete autostradale per il tessuto economico del Paese, dall'altro l'esigenza di una riflessione generale sulla modernizzazione e rigenerazione della rete, per allungarne la vita utile e la sua capacità di resistere allo stress a cui viene sottoposta quotidianamente.Ennio Cascetta, professore ordinario di pianificazione trasporti e presidente di Tecne: "Dobbiamo accogliere quella che è la settima rivoluzione dei trasporti, cioè contribuire alla decarbonizzazione; il trasporto su strada sarà sempre meno incisivo per quanto riguarda le emissioni di anidride carbonica, poiché l'elettrico, il biocombustibile e l'idrogeno entreranno progressivamente in esercizio, cambieremo le automobili, i camion, bisogna cambiare i rifornimenti e la produzione di queste energie, poi la guida sarà sempre più affidata all'intelligenza artificiale e sempre meno affidata all'uomo".In Campania - per quanto riguarda i tratti in gestione al Gruppo Aspi - è composto di oltre 300 km di rete, tra A1, A16, A30 e Tangenziale di Napoli, caratterizzati da circa 50 km di infrastrutture principali quali ponti, viadotti e gallerie. Una rete soggetta a un costante incremento di traffico, in alcune tratte prossimo al livello di saturazione. In Campania il traffico complessivo annuo sui tratti in gestione ammonta a più di 5 miliardi di chilometri percorsi.Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli: "Tangenziale è una infrastruttura molto importante per la città perché rappresenta un elemento di collegamento imprescindibile rispetto a quella che è la mobilità in una grande Area metropolitana come la nostra. È chiaro che noi abbiamo la necessità di fare ulteriori potenziamenti. C'è un accordo del comune e tangenziale per interventi sul sulla rete già esistente, di miglioramento dell'impatto ambientale".
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