Sandra Milo, camera ardente in Campidoglio. Il figlio Ciro: "Una parte di me con lei in cielo" - Video
  • 3 months ago
(Adnkronos) - E' arrivato questa mattina in Campidoglio il feretro di Sandra Milo, morta ieri a 90 anni. La camera ardente è allestita presso la Sala della Protomoteca e aperta al pubblico fino alle 19.30. Domani i funerali dell'attrice, musa di Federico Fellini, nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo. Conduttrice televisiva e cantante, Sandra Milo si è spenta nella sua abitazione di Roma, circondata dalla famiglia, che ha diffuso la notizia della sua scomparsa. Il feretro di Sandra Milo è stato posto al centro del Salone della Protomoteca. Ad accoglierlo, accanto ai tre figli Ciro, Debora e Azzurra, l’assessore capitolino alla cultura Miguel Gotor, in rappresentanza del sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, impegnato a Bruxelles in appuntamenti istituzionali. Sul feretro, una foto di Sandra Milo e una statuetta della Madonna, ai suoi piedi il cuscino di rose bianche dei figli e alle pareti le corone di Roma Capitale e di Cinecittà.  "Lei ha sempre condiviso tutto, gioie e dolori, ascese e ricadute, successi e insuccessi come tutti noi abbiamo nella vita; ha sempre pagato di persona per i suoi errori e non si è mai vantata per le sue conquiste", il ricordo nelle parole della figlia Debora Engas.  “Il cinema a volte l’ha osannata e a volte l’ha dimenticata, così come tanti altri ambiti artistici - ricorda la figlia Debora - ma noi sappiamo che lei ha seminato solo amore e generosità: se ne è andata da questo mondo senza neanche avere una casa di proprietà, perché ha sempre donato tutto quello che ha guadagnato a chi ne aveva più bisogno. Era sfollata ed è cresciuta con la mamma, la nonna, la sorella ed è stata capofamiglia di sé stessa e dei suoi familiari da quando aveva appena 12 anni e da allora e fino all’altroieri ha sempre lavorato, non si è mai fermata”.  Prosegue Debora: “Per noi è stata un esempio infinito di dignità, di indipendenza, di testa libera. Mia madre - sottolinea - ha sempre combattuto per le battaglie civili, per gli ultimi, contro la violenza alle donne quando nessuno ne parlava, per il diritto al divorzio e alla autodeterminazione della donna e persino per il fine vita affinché nessuno soffrisse e ciascuno avesse la scelta di andarsene come volesse; e anche per i diritti degli animali, lei ha salvato due cani che ieri hanno pianto assieme a me… a volte, gli animali sono migliori degli uomini”.  La figlia di Sandra Milo ringrazia “il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha deciso di tributare questo omaggio a mia madre in Campidoglio. A Roma mia madre è vissuta praticamente da sempre ed è qui che ha trovato la sua fortuna, il suo successo e soprattutto l’amore del pubblico”.  “Una parte di me se ne è andata con lei lassù in cielo…”. Non trattiene la commozione il figlio Ciro De Lollis, ricordando sua madre. “Lei era bella, dolce, apprensiva, con una pazienza fuori dal comune - ricorda il figlio Ciro -. Ha sempre fatto qualsiasi cosa per noi e ringrazio tutti per l’affetto che le hanno sempre dato e continuano a darle, come noi figli sappiamo bene. Le ho stretto la mano fino all’ultimo respiro: ti saluto e stammi vicino, mammina”, esclama fra le lacrime. “Ringrazio il sindaco di Roma, il Campidoglio e tutte le persone che so quanto vogliono bene alla mia mamma: lei è stata una mamma vera, sincera, sempre molto presente accanto a noi”, sottolinea il figlio Ciro. “Sandra Milo è stata una cittadina e un’amica di Roma”. A sottolinearlo è l’assessore Miguel Gotor. “Ne ricordiamo la grande umanità, la simpatia, l’ironia - premette Gotor - Ma certamente stiamo ricordando una delle più grandi attrici italiane del secondo Novecento, che ha legato la sua vita e la sua esperienza professionale ai più grandi registi che fanno la storia del nostro cinema, a partire naturalmente da Federico Fellini e dal sodalizio che la portò a far parte anche di quel capolavoro della storia del cinema che è il film ‘8 e 1/2’. Roma farà di tutto per ricordarla, perché la sua storia e la sua biografia, il suo passaggio qui sulla terra merita di essere ricordato”, conclude Gotor. (di Enzo Bonaiuto)
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