Al via "Ferma il gelo" per 4,7 milioni di rifugiati e sfollati
  • 3 mesi fa
Roma, 29 gen. (askanews) - Il gelo dell'inverno sta mettendo a rischio la sopravvivenza di decine di migliaia di famiglie costrette a vivere in case danneggiate dalle bombe e in rifugi di emergenza, in Paesi come l'Afghanistan, la Siria e l'Ucraina dove le temperature, in alcune aree, in questo periodo dell'anno, possono scendere di parecchi gradi sotto lo zero. Fermare il gelo della paura, che colpisce milioni di persone in fuga, soprattutto donne e bambini, i quali devono convivere con l'angoscia di non riuscire a superare la stagione fredda. Fermare il gelo dell'indifferenza, che spesso ci fa sentire impotenti davanti alla proliferazione di conflitti brutali che sconvolgono la vita di milioni di persone e dinanzi alla mancanza di soluzioni pacifiche. È un appello accorato quello che Unhcr, Agenzia Onu per i Rifugiati, lancia con la campagna "Ferma il gelo", un'iniziativa che ha l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla sofferenza vissuta dalle tante, troppe persone in fuga dalla violenza e di raccogliere fondi per fornire aiuti specifici per l'inverno a 4,7 milioni di rifugiati e sfollati in 8 Paesi, tra i quali l'Afghanistan, la Siria e l'Ucraina.Come emerge nel rapporto "Emergency Preparedness and Response", nel 2023 Unhcr ha annunciato 43 emergenze in 29 Paesi, il numero più alto dell'ultimo decennio. Questa crescita di conflitti, violazioni dei diritti umani e di eventi metereologici estremi registrata nel 2023, appare destinata a persistere nel 2024: se si confermasse questa tendenza, si stima che il numero di persone costrette alla fuga salirebbe dagli attuali 114 milioni a 130 entro la fine dell'anno. Una cifra che segnerebbe un ennesimo triste record e che rappresenterebbe un ulteriore drammatico fallimento nel garantire pace e sicurezza.
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