Cinque Terre in rivolta contro gli aumenti delle tariffe del treno per turisti

  • 5 mesi fa
Genova, 19 dic. (askanews) - Cinque Terre in rivolta contro i rincari dei biglietti del treno per i turisti previsti dal nuovo contratto di servizio tra Regione Liguria e Trenitalia. La protesta delle associazioni del territorio è approdata questa mattina davanti al Consiglio regionale, dove sono stati esposti striscioni e cartelli, tra cui "Le Cinque Terre non sono in vendita", "Non siamo il bancomat della Regione" ed "Il trasporto pubblico è un diritto costituzionale".Nel mirino delle associazioni del territorio, la decisione di raddoppiare il costo dei biglietti per i turisti nei mesi di luglio e agosto ma anche in tutti i weekend a partire da metà marzo e in tutti i ponti durante le feste comandate, a fronte di sconti sugli abbonamenti mensili e annuali per i residenti e per i proprietari di seconde case e della gratuità degli abbonamenti per gli studenti liguri under 19. "I giorni - spiega la presidente della Proloco di Monterosso Susanna Barbieri - verranno divisi in tre fasce e in fascia rossa un biglietto per qualsiasi tratta Delle Cinque Terre verrà a costare 10 euro".Secondo l'amministrazione regionale, la rimodulazione delle tariffe turistiche del Cinque Terre Express permetterà di diluire gli arrivi e razionalizzare i flussi nei periodi di "overtourism", ma per le associazioni del territorio il risultato sarà esattamente il contrario. "Verrano colpite soprattutto le famiglie ed il turista stanziale, quello che vorrà venire a godersi le Cinque Terre, e non verranno minimamente intaccati invece i grandi flussi che sono quelli che poi ci creano grossi problemi di vivibilità nei nostri borghi".Dello stesso avviso è il segretario regionale del Pd, Davide Natale. "Toti e la Regione - afferma - hanno aperto un bancomat dove poter prendere le risorse con la carta di credito senza aver nessun tipo di tetto. E' un caso unico in Italia. Sono d'accordo ad investire sul tpl e che i giovani utilizzino maggiormente il traporto pubblico ma le altre Regioni, che non hanno il tesoretto delle Cinque Terre, lo fanno con le proprie risorse di bilancio".Per il segretario ligure del Pd e le associazioni delle Cinque Terre, è mancato soprattutto il confronto con il territorio. "Doveva esserci un confronto - conclude Natale - per capire come gestire i flussi, come gestire i gruppi, come gestire le presenze in periodi di bassa stagione e soprattutto come supportare il territorio a subire quel tipo di impatto. Questo credo che sia l'obiettivo principale e per questo chiediamo che venga sospeso questo provvedimento, per poi ovviamente aprire un tavolo con le associazioni e le istituzioni per costruire quello che serve per affrontare al meglio la situazione".

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