L'Italia studia un Piano per le patologie cardio-cerebrovascolari

  • 5 mesi fa
Roma, 19 dic. (askanews) - Le malattie cardio, cerebro e vascolari rappresentano la prima causa di mortalità e di ricovero ospedaliero e tra le principali cause di disabilità nel nostro Paese. Nel 2020 sono stati 226.000 i decessi legati a queste patologie caratterizzate da una molteplicità di fattori di rischio, modificabili e non, tra cui l'età è uno dei più significativi. Malattie a cui si associano costi, tra diretti e indiretti, stimabili in 42 miliardi di euro. Malattie che necessitano di un Piano d'azione dedicato, a cui lavora da tempo Meridiano Cardio, la piattaforma di The European House - Ambrosetti dedicata a queste patologie."È un'iniziativa che va avanti ormai dal 2015 - dichiara ad askanews Daniela Bianco, Responsabile Area Healthcare, The European House-Ambrosetti - e che oggi ha condiviso l'esigenza, la necessità di lavorare insieme su una strategia e un piano per le malattie cardio, cerebro e vascolari. Insieme ad Agenas, al ministero della Salute, all'Istituto superiore di sanità e a tutti gli altri interlocutori anche dalla parte parlamentare abbiamo condiviso questo. Quindi sei ambiti di azioni, numerosi interventi e soprattutto la condivisione della necessità di avere un approccio nuovo anche nella parte di funding del nostro sistema sanitario quando parliamo di queste patologie. Abbiamo condiviso anche dei progetti europei che sono partiti in ambito cardio-cerebrovascolare, la strategia della Spagna e su queste linee di indirizzo ci possiamo muovere anche in Italia con l'idea che il prossimo step è quello di lavorare all'interno del Piano sanitario nazionale con delle sotto-missioni, e una delle missioni sarà proprio quella sul cardio, cerebro e vascolare".In ambito europeo l'Italia, con l'Istituto superiore di sanità, coordina il progetto Jacardi, finanziato dalla Commissione europea con 53 milioni di euro, a cui partecipano anche istituzioni extra-europee."Il 29 novembre è stato ufficialmente inaugurato un progetto di ricerca europeo della durata di quattro anni che si chiama Jacardi (Joint Action on CARdiovascular diseases and DIabetes). Lo scopo di questo progetto - spiega ad askanews Marco Silano, Direttore Dipartimento Malattie Cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento dell'Iss - è identificare le best practices a livello europeo riguardo l'assistenza e la presa in carico dei pazienti con malattie croniche cardiache ed endocrine, identificarle e implementarle a livello territoriale e poi fornire ai decisori politici i dati e le informazioni sulle migliori modalità di presa in carico di queste persone".

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