Innovazione e ricerca: il Politecnico di Milano "compie" 160 anni

  • 5 mesi fa
Milano, 20 nov. (askanews) - Centosessanta anni di storia, tutti nel segno dell'innovazione, della formazione e della ricerca. Fondato il 29 novembre 1863, il Politecnico di Milano (prima università di questo genere in Italia) ha rivestito un ruolo cruciale nello sviluppo tecnologico, sociale ed economico del Paese. Un percorso che ha visto l'ateneo milanese affermarsi come punto di riferimento a livello mondiale nello sviluppo dell'intelligenza artificale, come ci racconta la Rettrice Donatella Sciuto in occasione della cerimonia per l'inaugurazione del 161esimo anno accademico."Da 50 anni abbiamo cominciato a lavorare sull'Intelligenza Artificiale, quando il professor Marco Somalvico aprì il primo laboratorio, si chiama Artificialy Intellitgent and Robotics, che esiste ancora ovviamente, da cui poi è nato tutto lo studio e lo sviluppo sia degli algoritmi sia delle applicazioni di Intelligenza Artificiale che oggi sono distribuite in tutto l'ateneo".La sfida, per il futuro, è incrementare ulteriomente l'intelligenza artificale come parte integrante dell'offerta formativa del Politecnico lungo tre aree di intervento, tutte a forte impatto sociale: scienze della vita e la cura della persona, città, infrastrutture e ambiente e industria, tessuto imprenditoriale e istituzioni."Sono tre filoni - sottolinea la rettrice - su cui oggi è necessario andare a portare la conoscenza, le competenze e lo sviluppo di nuove applicazioni per rendere più efficienti e più efficaci i processi di sviluppo".Il Politecnico di Milano è tra i migliori 20 atenei del mondo, secondo il Qs World University Rankings, posizionandosi al decimo posto in architettura, all'ottavo nel design e al diciottesimo in ingegneria. Attualmente conta 122 startup attive, ma l'obiettivo è raggiungere quota 450 nel prossimo triennio."Noi ci teniamo ad essere un ateneo localizzato a Milano, che si basa su Milano ma che è aperto al mondo. Infatti abbiamo più di 8 mila studenti internazionali da più di 160 paesi - puntualizza ancora Donatella Sciuto -. Per cui per noi è molto importante essere un piccolo mondo all'interno di Milano".

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