Argentina verso il voto, resa dei conti fra Massa e Milei

  • 6 mesi fa
Buenos Aires, 16 nov. (askanews) - Domenica gli argentini sono chiamati a scegliere tra i due candidati alla presidenza Sergio Massa e Javier Milei. Una vera resa dei conti tra i due, che nei sondaggi sono dati praticamente alla pari.Un testa a testa con molte incognite visto che, al di là delle ideologie, nel contesto di una situazione economica drammatica con una inflazione alle stelle, si affrontano proprio il ministro dell'Economia uscente, non senza responsabilità sullo stato delle casse dello Stato e un anarco-liberista le cui ricette di privatizzazioni estreme e di dollarizzazione, ammesso che funzionino, rischiano di provocare un terremoto sociale.Altra incognita è la distribuzione del voto: Milei, che guida una formazione eterogenea di cui fa parte anche l'ultradestra, ha incassato il sostegno della destra tradizionale, uscita sonoramente sconfitta dal primo turno.Il 23% delle preferenze conquistato da Patricia Bullrich difficilmente si riverserà interamente sull'ultraliberista Milei. L'outsider punta sulla convinzione di una buona parte dell'elettorato che il peronismo, almeno come ricetta economica per il Paese, sia un modello ormai esaurito e si presenta come alternativa a una politica che nei risultati si è rivelata fallimentare.Massa invece potrebbe beneficiare di una parte di questo elettorato ma anche di un tesoretto di circa 8 punti percentuali di altri candidati minori peronisti. A decidere la questione potrebbe essere l'affluenza. Il ministro dell'economia infatti ha dalla sua parte il principale serbatoio elettorale del paese: i grandi centri urbani, dove una parte della popolazione teme il ritorno di una destra nostalgica della dittatura militare.In una campagna elettorale fatta di toni alti e anche basata sull'intelligenza artificiale, Milei, economista, ex animatore di talk-show e manager, ha puntato sul proprio carisma personale, o per meglio dire sul suo essere un personaggio totalmente fuori dagli schemi, anti-casta e antisistema.Quanto a Massa, durante la campagna ha confermato la bontà della sua gestione - alla quale non molti credono - riversando la colpa delle difficoltà economiche sul governo precedente e puntando sostanzialmente ad una politica continuista.A prescindere dal risultato che uscirà dalle urne si temono scontri di piazza e tensioni, come accadde nelle precedenti elezioni. Inviati del 16/11/23 13:33 -- Audio - Argentina verso il voto, resa dei conti fra Massa e Milei 00:00:00:00 20231116_video_13325213 00:00:00:00 00:00:00:00 00:00:00:00

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