L'e-commerce, opportunità di sviluppo per i negozi di vicinato

  • 7 mesi fa
Roma, 4 ott. (askanews) - Nessun legame causale tra la diffusione dell'e-commerce e la perdita di posti di lavoro nelle attività tradizionali, che sono anzi cresciuti fino allo scoppio della pandemia; per il 71% dei consumatori, i negozi di vicinato che hanno raccolto la sfida dell'e-commerce hanno migliorato la qualità e quantità dei servizi offerti grazie alla diffusione dei siti di vendita online; il 60% dei clienti apprezza di poter utilizzare i propri negozi di fiducia come punto di consegna. Sono questi i principali dati che emergono dallo studio realizzato dalla Fondazione De Gasperi con il supporto di Amazon e presentato a Roma. La Fondazione De Gasperi ha tracciato una fotografia del settore per esplorare questo settore grazie alla ricerca dal titolo "L'evoluzione dell'e-commerce: tra falsi miti ed evidenze". Non solo quindi il canale di vendita online non rappresenta di per sé una minaccia, ma può diventare anche un'opportunità."Il consumo sta cambiando molto in termini di dinamica - sottolinea il Prof. Emilio Colombo, Università Cattolica del Sacro Cuore - stiamo andando da un sistema di negozi di prossimità a uno caratterizzato da una parte dalla grande distribuzione e dall'altra dall'e-commerce che documentano un cambiamento del consumo degli italiani e al tempo stesso aprono la porta a nuovi sfide per i negozianti, ma anche per le piccole e medie imprese che possono avere un grosso beneficio dall'utilizzo dell'e-commerce".Dalla ricerca emerge anche che esiste un divario tra chi ha maggiore accesso all'e-commerce e chi no. "L'e-commerce - prosegue il Prof. Colombo - per adesso è ancora piuttosto circoscritto perché di fatto riguarda una percentuale molto piccola delle vendite complessive ma soprattutto tende ad essere circoscritto nelle regioni più avanzate e in queste tende ad essere circoscritto alle persone con un livello di istruzione più alto e a una maggiore dimestichezza con i mezzi digitali. Da questo punto di vista c'è ancora molto da fare affinché questo si possa estendere verso tutti".

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