Natale a New York (2006) HD

2 mesi fa
Natale a New York è una commedia cinepanettone del 2006 diretto da Neri Parenti, con Christian De Sica, Massimo Ghini, Sabrina Ferilli, Claudio Bisio, Fabio De Luigi, Elisabetta Canalis e Alessandro Siani.

Trama: Lillo, ex pianista di piano bar, ha sposato una donna ricchissima che lo lega con un contratto matrimoniale che alla prima infedeltà lo rigetterebbe sul lastrico. Ritrova però un giorno Barbara, una vecchia fiamma molto 'ruspante' a sua volta legata con un contratto analogico a un marito che cerca, inutilmente, di renderla più raffinata. Il di lei consorte è, vedi caso, l'amante della figlia di Lillo. Si ritrovano ovviamente tutti negli stessi luoghi in quella cittadina dove tutti conoscono che risponde al nome di New York. La Big Apple è anche luogo delle nozze di un aspirante viceprimario che si trova a cercare di coprire la vita è regolata del figlio e del nipote del suo temibile superiore che li pensa totalmente dedicato allo studio. Finalmente 'habemus Parenti' e l'enigma è sciolto. Se ci chiedevamo cosa avrebbe fatto Boldi senza De Sica abbiamo avuto la sconfortante risposta con Olé. Ora sappiamo come De Sica e il suo regista di fiducia hanno reagito alla separazione. La ricetta è interessante. Persa per le vie contrattuali Goldie Hawn (sostituita da una cinematograficamente rediviva Marcheggiani) hanno messo insieme un cast 'all italian' cercando di individuare tipologie che accontentassero Nord, Centro e Sud come ricetta di cinepanettone esigente. Hanno poi nettamente ridotto il tasso di parolecce che impazzava nei Natali più recenti (così la colpa della volgarità cade su Cipollino Boldi) e hanno imbastito l'ormai risaputa commedia degli equivoci che si sviluppa con due vicende parallele. Come abbiamo già scritto la metropoli statunitense viene ridotta a una sorta di Saint Moritz dove tutti si ritrovano negli stessi posti ma ciò che più fa temere per la lievitazione del dolce a 35 millimetri è il fatto che ad alcune ga di grana grossa ma abbastanza efficaci fanno dei preoccupanti tempi morti in cui lo spettatore ha il tempo per prevedere ciò che accadrà centrando quasi sempre l'obiettivo. Se la Canalis, come afferma una frase di uso comune 'parla come mangia' (cioè non recita) Bisio sta nel film come specchietto per le allodole in un ruolo che poteva essere affidato a chiunque e che, speriamo per lui, ha l' unico scopo di aumentare sensibilmente il suo conto in banca. Quanto alla Ferilli, autopromossa come emblema di un sedicente modo progressista di affrontare il cinema nella commedia e non, sembra che sia salita sulla macchina del tempo per tornare all'epoca di Rimini Rimini. Detto questo non si può negare che il livello medio, passando da Miami a New York, sia un po' salito. Se però siete in vena di affronta vedete anche Commediasexi e mettete in parallelo la 'farcitura' di Placido e quella di De Sica e, già che ci siete, la Santarelli e la Canalis. Poi fateci sapere.