Parla il vescovo di Tunisi: «Qui non ci sono mai stati problemi di convivenza con i musulmani»

  • 9 anni fa
«Non si può pregare Dio e poi uccidere i suoi figli». Ore 10,20, dal pulpito della cattedrale San Vincenzo de’ Paoli, l’Arcivescovo di Tunisi, Ilario Antoniazzi, si rivolge ai fedeli durante la Messa in memoria di tutte le persone uccise mercoledì scorso nel museo del Bardo. Si è pregato anche per i due terroristi abbattuti dalle forze speciali della polizia. Monsignor Antoniazzi è un punto di riferimento non solo per i circa 30 mila cristiani della capitale tunisina, ma anche per i leader religiosi musulmani e le autorità politiche. È arrivato a Tunisi due anni fa, ma vive in Medio Oriente da 50 anni. Seminario a Gerusalemme e poi 20 in Giordania e altri 20 in Israele. Alla funzione di sabato mattina hanno partecipato molti cittadini musulmani, venuti in segno di solidarietà . Presenti anche alcuni ministri tunisini e diversi ambasciatori, tra i quali l’italiano, Raimondo De Cardona.

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