«Le botte ti faranno bene». Gli audio choc di un detenuto

  • 8 anni fa
Picchiato e umiliato in carcere. E' la storia del detenuto marocchino Rachid Assarag, che sta scontando una pena di nove anni e quattro mesi per violenza sessuale. Per dimostrare le botte e le sevizie ricevute, l'uomo registra gli audio delle conversazioni choc con agenti e personale penitenziario, raccolti nelle diverse strutture italiane in cui è stato trasferito. Parma, Milano, Napoli, Lucca: il registro non cambia. "Perché dovrei fermare il mio collega? No, vengo e ti picchio anche io, le botte ti faranno bene". "Tanto uscirete di qui più delinquenti di prima: le botte non c'entrano". "In carcere la Costituzione non vale", e altre testimonianze agghiaccianti. Le registrazioni di Rachid escono dalle prigioni e vengono rese pubbliche dall'associazione "A buon diritto" che decide di prendere le sue difese, e poi rilanciate da Radio Radicale. Assarag è da un mese in sciopero della fame e ha perso 18 chili.

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