Brizé: dopo film sulla brutalità del lavoro torno ai sentimenti

  • 8 mesi fa
Roma, 8 set. (askanews) - Dopo aver raccontato in maniera potente il mondo del lavoro in film come "La legge del mercato", "In guerra" e "Un altro mondo" Stéphane Brizé ha portato a Venezia "Hors-saison", ultimo film in concorso di questa 80esima edizione della Mostra. Questa volta il regista si misura con la storia di una coppia, o meglio in una ex coppia, interpretata da Guillaume Canet e Alba Rohrwacher. Lui attore affermato, lei insegnante di pianoforte dalla quotidianità serena ma banale, si sono amati una quindicina di anni fa e si ritrovano per caso in una cittadina balneare francese."Dopo quei film sociali, così brutali, che hanno generato in me una enorme disillusione, fatica, tormento, è arrivato il Covid. Come tutti mi sono posto delle questioni esistenziali: sto facendo la cose giusta? Ho accanto le persone giuste? Amo? Sono amato? Ho perso qualcuno nella mia vita? Ecco, questo film è il frutto di tutto questo" dice il regista.Il film arriverà nei cinema italiani il prossimo anno. E a proposito dell'Italia e del suo cinema, oggi, in paragone con il cinema francese, Brizé dice:"Quando vedo i film della sorella di Alba, Alice, di Moretti, Sorrentino, Guadagnino, mi toccano profondamente, anche se raccontano i sentimenti in maniera completamente differente dai registi francesi. Sono registi che scavano in profondità, che rivelano qualcosa del nostro mondo e di noi tutti. Li ammiro moltissimo".

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