Oltre il posto fisso: i giovani preferiscono mettersi in proprio

  • 10 mesi fa
Milano, 5 lug. (askanews) - Dopo il fenomeno delle "grandi dimissioni" - ovvero la rinuncia volontaria, di massa, a impieghi lavorativi vissuti come tossici e non coerenti con specifiche aspettative di vita - si sta verificando ora una nuova tendenza: il superamento del mito del posto fisso. Le grandi dimissioni sono state accelerate dallo tsunami provocata dalla pandemia di Covid; la fine del mito del posto fisso sta emergendo con l'affermazione della Generazione Z: secondo un recente sondaggio oltre il 56 per cento dei giovani italiani ambisce a mettersi in proprio, piuttosto che puntare ad un lavoro dipendente. "Il concetto di 'posto fisso', caratterizzato nella maggior parte dei casi dall'occupazione della medesima posizione lavorativa per tutta la vita e dal ricevimento dello stesso salario, non è più l'obiettivo principale di molti lavoratori perché non offre la stessa sicurezza di un tempo - dice Aydin Vahabov, fondatore dell' Accademia "L'e-com digitale" dedicata alla formazione per lo sviluppo di attività nel mondo dell'e-commerce - Le nuove tecnologie e in particolare l'Intelligenza Artificiale, mettono sempre più a rischio molte mansioni che diventano via via obsolete e precarie. Inoltre sempre più persone puntano a lavorare secondo modalità e tempistiche da gestire in libertà e autodeterminazione sfruttando le opportunità offerte dal mondo digitale. Le giovani generazioni sono infatti molto attratte dalle carriere digitali, che lasciano vedere la possibilità di ottenere guadagni elevati lasciando la possibilità di gestire il proprio tempo in modo autonomo".Il mondo dell'e-commerce appare tra le attività a cui le giovani generazioni guardano con maggiore interesse: un ambito in cui è possibile affermare l'autonomia decisionale, libertà in termini di orari e luoghi di lavoro, e migliore work-life balance."In questo nuovo contesto le attitudini personali e competenze individuali sono sempre più apprezzate - aggiunge Vahabov - attitudini e competenze che spesso vanno oltre i titoli di studio tradizionali e le conoscenze teoriche. Sono convinto che la tendenza in atto porterà maggiori realizzazioni personali, prendendo in considerazione e valorizzando anche altre esigenze, al di fuori del lavoro, della nostra vita".

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