Turismo, "la montagna piace sempre di più, ma non diventi un museo"
  • 9 mesi fa
Bologna, 26 giu. (askanews) - Tutt'altro che area arretrata la montagna, almeno in Italia. Tra le sorprese della ricerca fatta dalla Fondazione per la Sussidiarietà in collaborazione con Scuola Italiana di Ospitalità, ben il 28% del Pil nazionale si svolge sulle aree montane, dove si contano 2 milioni di imprese, con oltre 5 milioni di addetti. Una voce fondamentale è il turismo. La montagna oggi piace di più ai turisti, ma il rischio di farla diventare come un museo è alle porte, come avverte il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini. "La montagna in Italia è la costruzione comune dell'uomo da molti secoli. Questo ha creato bellezza, gastronomia, natura diversa, tutela degli animali, sport. Questo è il punto su cui rilanciare perché la domanda della gente oggi è diversificata".Occorre una "biodiversità culturale" che rispetti le idee della sostenibilità ma, al tempo stesso, permetta a tanta gente di fruire di questa bellezza. Questa è la sfida secondo il vicepresidente di Confindustria Alberghi, Giorgio Palmucci. "Gli operatori devono essere consapevoli del fatto che se nel passato vivevano e lavoravano soprattutto concentrandosi nei periodi canonici della vacanza invernale e un paio di mesi d'estate, ora devono considerare l'importanza che non solo gli alberghi devono rimanere aperti, ma anche le attività economiche".L'incontro si è svolto tra le vette del Monte Bianco, in un contesto naturalistico unico al mondo. Qui la Colliers Global Investors ha ampiamente rinnovato una delle strutture ricettive più note della Val d'Aosta, il Th La Thuile - Planibel Hotel, che tutto l'anno ospita 160mila presenze, con un team di 475 persone. "In questo cambiamento - ha spiegato il presidente di Th Resorts, Graziano Debellini - ci sono nuove generazioni, una cultura diversa e un approccio diverso. Le strutture hanno una vecchiezza e un datato che non può concorrere. La montagna va avvicinata non solo attraverso la località, ma attraverso varie esperienze. Una di queste è l'accoglienza".
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