Mattarella: la scuola è di tutti, merito non è avvantaggiare i favoriti

  • 11 mesi fa
Barbiana, 27 mag. (askanews) - La scuola è di tutti, premiare il merito non significa avvantaggiare chi già parte da una condizione favorita. Questo il messaggio del presidente Sergio Mattarella da Barbiana in occasione dei 100 anni dalla nascita di Don Lorenzo Milani, che negli anni Cinquanta con la sua scuola rivoluzionò i medoti educativi dell'epoca, nel segno di una educazione aperta a tutti, che si adattava alle esigenze anche dei più svantaggiati, a partire dai figli dei contadini che seguivano le lezioni nella sua canonica."La scuola, in un Paese democratico, non può non avere come sua prima finalità e orizzonte l'eliminazione di ogni discrimine", ha detto Mattarella. "La scuola è di tutti. La scuola deve essere per tutti. Spiegava don Milani, avendo davanti a sé figli di contadini che sembravano inesorabilmente destinati a essere estranei alla vita scolastica: 'Una scuola che seleziona distrugge la cultura. Ai poveri toglie il mezzo di espressione. Ai ricchi toglie la conoscenza delle cose'. Impossibile non cogliere la saggezza di questi pensieri. Era la sua pedagogia della libertà", ha aggiunto, "Il merito non è l'amplificazione del vantaggio di chi già parte favorito. Merito è dare nuove opportunità a chi non ne ha, perché è giusto, e anche per non far perdere all'Italia talenti; preziosi se trovano la possibilità di esprimersi, come a tutti deve essere garantito".

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