Il dramma delle migranti, respinte al confine dalla Francia

  • anno scorso
Milano, 19 mag. (askanews) - I migranti affollano il confine franco-italiano che separa Ventimiglia da Mentone. Tra loro cresce sempre di più il numero di donne, con figli anche molto piccoli al seguito. Le autorità francesi stanno aumentando il numero dei respingimenti in Italia, dove una clinica mobile gestita da Medici Senza Frontiere (MSF) cerca di curare queste migranti in esilio. "Trattate male" in Italia e respinte dalla Francia, come spiega la migrante ivoriana, Marie."Sono stata male, da quando sono arrivata in Italia, sono stata male. Nel campo che mi ha accolto hanno fatto gli esami, mi hanno trovato senza sangue, ma nessuna cura, nessun trattamento - dice - Il bambino, è malato, niente cure, niente cure, niente. Volevo attraversare il confine per andare in Francia visto che nel campo siamo trattati male".L'equipe di Msf non solo cura le migranti ma cerca anche di comprenderne le sofferenze, come racconta l'ostetrica Alessia Alberani: "Ci sono moltissime donne incinte. E io mi occupo del monitoraggio della gravidanza, di valutare se tutto sta andando bene e se c'è bisogno di andare con urgenza in ospedale per essere presi in carico".La clinica mobile si sposta da Mentone a Ventimiglia, dove tornano i migranti respinti dalla Francia. "Questo è assolutamente illegale. Non rispetta i trattati europei e respinge non soltanto chi non ha diritto, ma anche chi avrebbe diritto".A parlare è Cecilia Momi, responsabile degli affari umanitari per Medici senza frontiere, la quale racconta che molte migranti "hanno spesso subito violenze sessuali o sanitarie, alcune non hanno ricevuto cure adeguate durante il parto in ospedale, e ci sono anche molti problemi di infezioni delle parti intime".

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