Fra le macerie nella Striscia di Gaza: "qui non ci sono armi"

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Roma, 11 mag. (askanews) - Alcuni palestinesi raccolgono gli oggetti rimasti dopo la distruzione di un edificio di tre piani appartenente alla famiglia Al-Masri nella città di Beit Lahia, il giorno dopo il raid israeliano. C'è stata un'escalation di violenze al confine tra l'esercito israeliano e i miliziani di Gaza, con 25 palestinesi uccisi nella due giorni di fuoco.Mohamed Al-Masri, proprietario dell'edificio distrutto, 67 anni: "L'esercito israeliano ha chiamato i vicini per dire loro di evacuare la casa: i bambini hanno sentito e le donne hanno iniziato a gridare. Siamo andati con i bambini dai nostri vicini"La signora Om Rani Al-Masri, abitante dell'edificio, 65 anni: "Ho detto agli israeliani che i bambini erano in casa, che non c'era alcun lanciatore di missili, che non ci sono armi. Se qui ci fossero armi, l'intera area sarebbe stata distrutta e lo sanno che qui non ci sono armi. In casa vivono 9 bambini", ha sottolineato.

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