Min. Esteri Finlandia: "Italia ruolo importante nel Mediterraneo"
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Helsinki, 21 apr. (askanews) - L'Italia è un partner prezioso per la Finlandia, un modello da seguire per come gestisce il fenomeno dei confini nel Mediterraneo. A parlare, in una intervista esclusiva ad askanews - la prima a un media italiano dopo l'ingresso della Finlandia nella Nato - è il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto, che ha giocato un ruolo prezioso per l'adesione del Paese all'Alleanza."L'Italia è già un nostro buon partner nel contesto dell'Unione Europea e siamo uno dei Paesi che guarda all'importante ruolo degli italiani nel Mediterraneo - ha detto il ministro -. L'Italia ha molti confini di migrazione e per i rifugiati. Vorrebbe condividere maggiormente con gli altri Paesi Ue la questione".Poi alla domanda se condivide il punto di vista che sia l'Italia, sia la Finlandia, per motivi diversi, devono gestire confini molto impegnativi, il ministro risponde: "Condivido pienamente questa visione. L'Italia è uno di quei Paesi che conosce molto bene la situazione nordafricana, in particolare la Libia certamente. Dobbiamo dare ascolto molto attentamente all'esperienza su questi temi. Noi abbiamo un confine molto lungo con la Russia e abbiamo analizzato molto spesso gli sviluppi in Russia e abbiamo anche cercato di aumentare la nostra conoscenza, ma queste sono dinamiche interne. Penso che entrambi i Paesi (Italia e Finlandia, ndr) si prendono cura dei confini esterni della Nato e Ue", ha aggiunto.Infine, Haavisto ha riferito di una telefonata con il ministro Tajani. "Ho chiamato ieri il vostro ministro degli Esteri Antonio Tajani, per parlare del prossimo incontro del ministri degli Esteri Ue in Lussemburgo lunedì: abbiamo discusso diverse questioni, tra le quali i risultati dell'incontro G7 di cui è parte l'Italia, gli aiuti italiani all'Ucraina e l'attuale situazione in Sudan, dove entrambi i nostri Paesi - ha detto Haavisto - hanno propri connazionali in circostanze davvero difficili, a Khartoum e in altri luoghi in Sudan. Ad un certo punto si potrebbe rendere necessaria un'evacuazione per i nostri connazionali: stiamo lavorando strettamente e fiduciosamente con l'Italia su questi temi".Intervista di Serena Sartini e Cristina GiulianoMontaggio di Carla Brandolini
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