Nordio: eresia dire che ministero competente su misure caso Uss
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Roma, 20 apr. (askanews) - "Il principio fondamentale è che il ministero della Giustizia non ha alcuna competenza e men che mai oneri di controllo sull'esecuzione di un provvedimento giurisdizionale adottato da una Corte". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nella informativa urgente alla Camera sul caso Artem Uss, il cittadino russo fuggito dai domiciliari prima della sua estradizione negli Usa."L'ipotesi contraria - ha aggiunto - confliggerebbe con il principio costituzionale della separazione dei poteri e con l'affermazione sacrosanta dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura". "Faccio presente e lo ripeteremo fino alla noia, che questa persona è stata arrestata su iniziativa della polizia aeroportuale a seguito di un ordine di cattura internazionale, quindi non a seguito di una richiesta del ministero della Giustizia", ha ricordato Nordio. "Questa ricostruzione sovraesposta accerta che questo ministro ha pienamente i dettami dell'articolo 716 esercitando il proprio potere di iniziativa attraverso la nota del 20 ottobre 2022 con la quale comunicava all'autorità giudiziaria competente, cioé la Corte d'Appello di Milano, al ministero dell'Interno, divisione Interpol, e al Maeci, la propria volontà di richiedere il mantenimento della custodia cautelare in carcere, applicata il 18 ottobre 2022, nei confronti di Artem Uss, allo scopo di assicurare la consegna di costui alle autorità statunitensi", ha detto ancora Nordio. "In poche parole la legge consente al ministro soltanto le richieste di chiedere la revoca e questo perché vi è una ragione politica sottostante la procedura di estradizione, ma per quanto riguarda l'iter processuale il ministero è completamente estraneo e non è parte processuale". "Questo procedimento sfugge completamente alla competenza del ministero della Giustizia, è un'eresia affermare il contrario", ha concluso.
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