Russia, si indaga per "omicidio" per morte blogger nazionalista

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Milano, 3 apr. (askanews) - "All'improvviso tutto è esploso" racconta una testimone, presente nel caffé di San Pietroburgo dove è stato ucciso in un attentato il blogger nazionalista russo Vladlen Tatarsky, al secolo Maxim Fomin, noto per la corrispondenza di guerra e per le sue posizioni a favore dell'invasione russa dell'Ucraina. Le autorità russe hanno aperto un'inchiesta per "omicidio di alto profilo". Nell'esplosione 32 persone sono state ricoverate per le ferite riportate e sei sono in condizioni critiche, ha annunciato il ministero della Salute. I video pubblicati sui social media hanno mostrato un'esplosione e persone ferite per strada. Secondo fonti ufficiali citate dai media statali russi, a Tatarsky è stata regalata una statuetta in una scatola, al cui interno era nascosta una bomba."Questa statuetta, una testa di minatore con indosso un elmetto, è stata messa da qualche parte dietro e lui ha proseguito con le sue domande. Poi improvvisamente tutto è esploso, c'era del fumo. E' stato come un film al rallentatore. Eravamo seduti nella seconda metà della stanza. Tutti hanno iniziato a correre anche noi. E siamo scappati. Quelli che erano vicini, avevano sangue dappertutto, ovviamente."Tatarsky, che aveva oltre 500mila follower sul suo canale, era ospite di un evento organizzato dal locale quando la bomba è esplosa.Un sito web di San Pietroburgo ha riportato che l'esplosione è avvenuta in un caffè che un tempo era appartenuto a Yevgeny Prigozhin, soprannominato "lo chef di Putin", il cui nome è stato anche collegato al Gruppo Wagner.

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