Stop a guerra e sanzioni: il piano cinese su conflitto in Ucraina
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Milano, 24 feb. (askanews) - Stop alla guerra, protezione degli impianti nucleari, ripresa dei colloqui di pace e sospensione delle sanzioni occidentali a Mosca. Sono alcuni dei punti principali del piano cinese sulla guerra ucraina. Un piano in 12 punti illustrato dal portavoce del ministero degli Affari esteri cinese, Wang Wenbin: "Un anno dopo la completa escalation della crisi, abbiamo formulato e pubblicato il "position paper", che espone la nostra posizione e le nostre proposte di base- ha spiegato - Questo documento copre 12 aspetti, vale a dire il rispetto della sovranità di tutti i paesi, l'abbandono della mentalità della "guerra fredda", la cessazione delle ostilità, la ripresa dei colloqui di pace, la risoluzione della crisi umanitaria, la protezione dei civili e dei prigionieri di guerra, la sicurezza delle centrali nucleari, la riduzione dei rischi strategici, l'agevolazione delle esportazioni di grano, ponendo fine alle sanzioni unilaterali, stabilizzando le catene industriali e di approvvigionamento e promuovendo la ricostruzione postbellica. Su questa base - ha concluso Wenbin - la Cina è pronta a continuare a lavorare con la comunità internazionale per contribuire alla soluzione politica della crisi ucraina".Ed ecco le reazioni alla proposta cinese. Secondo la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, "non è un piano di pace" perché la Cina è schierata con Mosca con la quale ha firmato un'amicizia illimitata subito prima dell'invasione".La Cina non ha molta credibilità perché non ha condannato l'invasione dell'Ucraina, ha detto il capo della NATO Jens Stoltenberg da Tallinn."Qualsiasi proposta costruttiva, che ci avvicini a una pace giusta, è la benvenuta. Resta il dubbio che la Cina, potenza mondiale, voglia svolgere un ruolo così costruttivo", ha detto in una cerimonia a Berlino nel primo anniversario di l'invasione russa il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier.
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