Montessori, Daniele Novara: "La Pace non è la fine della guerra"

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Roma, 23 feb. (askanews) - "La mia è l'idea di Maria Montessori. Tre volte è stata candidata al Nobel per la pace, non l'ha mai preso purtroppo, fino a quando è morta. Cosa ha dimostrato Maria Montessori? Che la pace non è semplicemente la fine della guerra, è un concetto di costruzione di personalità di un individuo e bisogna costruirlo bene". Lo afferma ad askanews Daniele Novara, pedagogista e scrittore piacentino, che sta curando una collana di libri dedicati alla grande educatrice, scienziata e filosofa il cui metodo è divenuto celebre in tutto il mondo, in occasione del 70esimo anniversario dalla sua morte (6 maggio 1952)."Se un bambino vive nella vessazione, nel terrore, nell'educazione come dire 'sbagliata', proprio perché non rispetta i suoi diritti e i suoi bisogni, cresce con l'idea che dovrà vendicarsi di questa educazione", ha aggiunto Novara, che si dice "gandhiano" da quando era ragazzo.Sono ora usciti i primi tre volumi "Facciamo la Pace?" (Bur Rizzoli), curato assieme ad Elena Passerini, "L'intelligenza delle Mani" (co-curatrice Laura Beltrami) e "La mente del Bambino", testo di Montessori, di cui Novara cura l'introduzione. "La Montessori ce lo ricorda, sono orgoglioso che la Rizzoli mi abbia incaricato a 70 anni dalla sua morte, quindi con i diritti delle sue opere che si sono liberati, di realizzare delle antologie tematiche sul suo pensiero, adesso ne sono uscite tre: oltre a quello sulla pace, quello sull'intelligenza della mani e poi ho curato la riedizione della 'Mente del bambino', suo testo molto, molto famoso", ha aggiunto. "Io non mi stancherò mai di ripeterlo che anche la guerra in Ucraina è un problema educativo", ha sottolineato Novara. "I bambini sono decisamente molto più avanti di certi ragionamenti dei politici sia russi che europei. Il bambino capisce che alla fine per tornare a giocare deve accettare di ascoltare la versione altrui, come faccio nel mio metodo, deve capire il punto di vista altrui, mentre adesso sono inquadrati in una logica monolitica: vincere", ha ricordato lo scrittore di bestseller come "Litigare fa bene" (2013). "Diceva la Montessori, leggo una sua frase: 'Evitare le guerre è opera della politica, costruire la pace è opera dell'educazione'. Quindi signori politici il vostro scopo è evitare la guerra non alimentarla", ha concluso.Intervista di Stefania CuccatoMontaggio Claudia BerardicurtiImmagini askanews

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