JR a Torino, la superstar sociale che mette in contatto la gente

  • anno scorso
Torino, 9 feb. (askanews) - È cresciuto nelle banlieue ed è diventato una superstar dell'arte di oggi, ma non si definisce artista e la sua pratica prende senso quando connette le persone, direttamente e attraverso il digitale. JR è un grande personaggio, capace di superare le definizioni e portare freschezza e semplicità nel sistema del contemporaneo. Le sue azioni con centinaia di persone sono celebri e fotografatissime e una è andata in scena anche a Torino, come antipasto alla mostra "Déplacés.e.s" che apre alle Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo."Il mio lavoro - ha detto JR ad askanews - è di tutti, perché queste grandi immagini sono immagini dei bambini, non c'è il mio nome sopra, è solo la loro foto. E l'importante è creare questa partecipazione della gente, perché questa è l'arte: la comunione di persone che non si conoscono è una buona scusa per mettere in relazione tutta questa gente".La mostra, che ha una forza installativa e che vive anche, in un certo senso, dell'assenza di una parte decisiva del lavoro dell'artista francese, è curata dal direttore di Palazzo Strozzi a Firenze, Arturo Galansino che ha ragionato anche sulla relazione tra le opere e lo spazio torinese, dedicato alla fotografia. "JR - ci ha spiegato - basa il suo lavoro sulla fotografia, sulla documentazione fotografica: il suo lavoro inizia da fotografo, ma certo è molto altro e comprende lapartecipazione di persone, l'attivazione attraverso i canali social e molti altri modi. Così questa mostra è un grande ibrido nel quale tutte queste cose si sommano in questo formato difficile da categorizzare".In fondo tutto il percorso di JR, cominciato per strada come un writer e arrivato a gallerie prestigiose, senza per questo sedersi sugli allori, è difficile da categorizzare, ma alla Gallerie d'Italia, come ci ha detto Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni storici di Intesa Sanpaolo, si è tentata una sintesi, ovviamente provvisoria, e per questo ancora più affascinante. "È la prima volta che lui sceglie di 'occupare' un museo in maniera integrale - ci ha raccontato il direttore - e il risultato è eccezionale. Se si pensa poi che le immagini che vediamo qui riprodotte sulle pareti, i video che presenta in un certo senso impongono di condividerli a nostra volta, di diventare ambasciatori del suo messaggio, ecco, credo che il cerchio si sia chiuso perfettamente".JR in fondo resta inafferrabile, ma la sua mostra è qui, esiste, ed è aperta al pubblico fino al 16 luglio 2023.