A Catania sbarcati i fragili, scontro su migranti rimasti a bordo

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Catania, 7 nov. (askanews) - Sono proseguite nella notte le operazioni di sbarco di migranti dalle navi ong "Humanity 1" e "Geo Barents" al porto di Catania. In 144 hanno lasciato l'"Humanity", 35 sono rimasti a bordo. 357 i migranti sbarcati dalla nave di Medici senza frontiere, 215 quelli rimasti. Lo scontro è su chi non è stato fatto scendere mentre il governo ha chiesto alle navi di ripartire. Il Viminale ha precisato che sono stati sbarcati nuclei familiari, donne e minori e i migranti in precarie condizioni sanitarie accertate.Il comandante della Humanity 1, Joachim Ebeling, ha detto di avere ricevuto l'ordine di lasciare il porto, ma di non avere intenzione di farlo, perché è "contro le leggi andare via con i sopravvissuti". Una posizione che trova supporto nel deputato di Verdi e Sinistra italiana Aboubakar Soumahoro da due giorni a Catania per seguire in prima pesona e con un pool d'avvocati l'evoluzione della vicenda: "Un appello al presidente della Repubblica che è garante della nostra Costituzione, non si può permettere, in un contesto che vuole e deve essere democratico, che ci sia da parte del governo Meloni l'utilizzo della Costituzione come un campo d ping pong, noi non lo consentiremo mai".Anche Medici senza frontiere ha contestato lo sbarco selettivo proposto dalle autorità italiane. Le ong sono pronte a presentare ricorso. E Papa Francesco, di ritorno dal viaggio in Bahrein ha detto: la vita va salvata in mare ma ci vuole la responsabilità europea, l'Italia non può essere lasciata sola.

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