Catania - Autoriciclaggio, indagato commercialista: sequestrati beni per 1,4 milioni (14.10.22)

  • 2 anni fa
https://www.pupia.tv - Nell’ambito di mirate attività di indagine coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania, i finanzieri del comando provinciale etneo hanno eseguito un’ordinanza con cui il giudice per le indagini preliminari ha disposto misure cautelari reali nei confronti di un commercialista, sottoposto a indagine per appropriazione indebita aggravata e autoriciclaggio.

Gli approfondimenti svolti dalle unità specializzate del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catania hanno evidenziato, nell’attuale fase del procedimento in cui non si è pienamente realizzato il contraddittorio con la parte, che il commercialista, in qualità di socio e rappresentante legale di un’associazione tra professionisti, con sede a Catania, avendo piena disponibilità dei conti correnti in ragione dell’incarico di gestione contabile della stessa associazione, avrebbe effettuato, nell’arco di un triennio, molteplici bonifici a proprio favore per importi sensibilmente superiori alla quota di partecipazione agli utili pattuito tra i soci, appropriandosi indebitamente di oltre 1 milione e 400mila euro.

É stato, inoltre, appurato che l’indagato avrebbe reimpiegato gran parte delle somme illecitamente apprese, per un importo di circa 1 milione di euro, in attività economiche e imprenditoriali mediante: l’esecuzione di plurimi versamenti a favore di società al medesimo riconducibili per un ammontare di circa 700mila euro; l’acquisto della piena proprietà di due immobili ad Aci Castello (Catania), di cui era già proprietario al 50%, versando un importo complessivo di 143mila euro; la sottoscrizione di fondi comuni di investimento per la somma di oltre 170mila euro; l’investimento in aste giudiziarie per l’acquisto di oro e metalli preziosi per 8mila euro.

All’esito delle investigazioni, il commercialista è stato indagato per le fattispecie delittuose di
appropriazione indebita, aggravata dall’aver abusato delle relazioni d’ufficio e dall’aver cagionato alle persone offese un danno patrimoniale di rilevante gravità, nonché di autoriciclaggio di parte del provento di reato; il gip, su richiesta della Procura etnea, ha disposto il sequestro preventivo: degli immobili situati ad Aci Castello; delle somme frutto di indebita appropriazione, sino a concorrenza di 1,4 milioni di euro, a valere sui conti correnti bancari personali dell’indagato e, in caso di incapienza, sui conti correnti delle società allo stesso riconducibili; di 7 società riferibili all’indagato, con contestuale nomina di apposito amministratore giudiziale, operanti, oltre che nel settore dei servizi forniti da dottori commercialisti, in quelli del trasporto marittimo di passeggeri, della locazione immobiliare di beni propri e dei supermercati. (14.10.22)

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