Finanza sostenibile, nuovi strumenti opportunità di crescita

  • 2 anni fa
Roma, 13 ott. (askanews) - Come rendere l'economia più sostenibile sotto il profilo ambientale e sociale: per chiarire lo scenario attuale e le evoluzioni del rapporto tra imprese e finanza sostenibile, Luiss Business School in collaborazione con Equita ha presentato la ricerca 'Sustainable Debt Instruments: Evolution and Outlooks with a focus on Italian Companies'. Un convegno che ha messo insieme due parole fondamentali: sostenibilità e crescita.Raffaele Oriani, Dean, Luiss Business School: 'La finanza sostenibile è una materia relativamente nuova e in corso di studio e di analisi. Ma sta diventando progressivamente sempre più importante. Oggi la diffusione di strumenti come green bond e social bond è molto maggiore rispetto agli anni passati e quindi evidentemente questi strumenti di finanziamento diventano rilevanti da considerare anche quando le imprese si rivolgono al mercato dei capitali'.La ricerca di Equita è andata dunque a indagare come gli strumenti finanziari nati per raccogliere risorse utilizzate per impatti più ampi, possono essere utilizzati come strumenti di crescita. Carlo Andrea Volpe, Co-responsabile Investment Banking di Equita: "Il tema dell'accesso al mercato dei capitali di fatto parte da un elemento di fragilità del nostro sistema che riguarda sia gli aspetti regolamentari sia gli aspetti legati alla dinamica degli investitori. Un dato: meno dell'8 per cento degli investitori istituzionali che investono nel nostro paese sul mondo quotato è domestico. Questo è un grande tema dove auspichiamo che l'interlocuzione in corso, come il libro verde del Mef appena uscito, possa aiutare a risolvere questi temi strutturali".Se quindi anche in Italia la finanza sostenibile si sta sviluppando con entusiasmo, le sfide contemporanee richiedono maggiori impegni alle aziende, ma anche partner che possano accompagnarli verso evoluzioni sostenibili nel contesto normativo europeo. La finanza Esg d'altronde non è più una nicchia, ma un segmento mainstream, che potrebbe raggiungere i 50 trilioni di dollari entro il 2025 e può arrivare a rappresentare più di un terzo degli asset totali in gestione previsti.

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