Sanatech, rassegna dedicata a filiera della produzione agricola

  • 2 anni fa
Bologna, 8 set. (askanews) - Al centro i protagonisti della transizione verde e digitale nel settore agricolo, i produttori biologici e l'intera filiera produttiva. Per il secondo anno, all'interno di Sana - il Salone internazionale del biologico e del naturale - va in scena a BolognaFiere Sanatech, la Rassegna internazionale dedicata alla filiera della Produzione Agroalimentare, zootecnica e del benessere, Biologica ed Ecosostenibile. Un salone professionale di filiera, un luogo di incontro e matching del business, un'occasione di aggiornamento e formazione degli operatori, una vetrina per le imprese."La transizione ecologica che coinvolge appieno tutto il settore biologico e aggiunge una grandissima attenzione verso l'ambiente - afferma Claudio Vercellone, coordinatore Progetto Sanatech - coinvolge appieno i produttori. Pensiamo sempre al prodotto, ma un produttore che si troverà con obiettivi Ue di portare al 25% le superfici a biologico e tutta la produzione sostenibile, va ad imporre al singolo produttore un impegno tremendo, alla ricerca delle materie prime e delle tecnologie giuste per rispettare l'ambiente e il biologico. Bisogna dare una risposta a questa esigenza e Sanatech è il Salone che si rivolge al produttore, in modo che possa fornire al mercato e al consumatore un prodotto con le materie prime e tutta la filiera veramente controllata".L'evento si rivolge ad imprenditori ed esperti del settore biologico italiano ed europeo, in un momento in cui c'è una fortissima crescita delle superfici dedicate al biologico in tutta l'Unione europea."Ci aspettiamo anche quest'anno un grande successo - sottolinea Paolo De Castro, parlamentare europeo e già ministro delle politiche agricole -. Sanatech rappresenta la parte più tecnologica di Sana, si vuole allargare lo spettro dal bio a tutto il tema della sostenibilità, offrendo a tutti gli operatori un ventaglio di tecniche innovazioni utili per raggiungere gli obiettivi che l'Europa ci ha dato in materia di bio. Vogliamo arrivare per primi al 25% a livello europeo, già l'Italia è tra i primi paesi europei con un 16% della superficie che già quest'anno dovrebbe superare il 17%. Le risorse, l'Europa ce le sta mettendo, le scelte a livello nazionale sullo sviluppo rurale dimostrano che c'è un impegno della politica e anche degli operatori, ci auguriamo di avere ancora una volta una spinta verso un settore che sta dando tante soddisfazioni anche agli operatori".

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