Così per sempre, il ritorno di Dracula e del romanzo italiano

  • 2 anni fa
Milano 13 giu. (askanews) - Dracula è vivo, ma soprattutto è vivo il romanzo italiano. Chiara Valerio, brillante come solo lei sa essere, ha preso in mano la tradizione delle storie di vampiri e l'ha trasformata in un magnifico oggetto letterario contemporaneo, "Così per sempre", pubblicato da Einaudi."Io ho sempre amato molto correre - ha detto la scrittrice ad askanews - ma siccome non riesco più a correre abbastanza per sfiancarmi, scrivere è diventato un modo per ricordarmi cosa significa essere stanchi e l'allegria dovuta alla stanchezza dopo avere fatto qualcosa. E quindi ho scritto questo romanzone delle dimensioni di un fermaporta, che mi ha permesso di giocare con quella che è la tradizione gotica e la tradizione del feuilleton europeo e soprattutto di girare intorno a una figura che mi ha sempre ossessionato e anche un po' spaventato, ma che mi ha anche fatto molta compagnia, che è il conte Dracula".Nel romanzo il conte si chiama Giacomo Koch, fa il medico, cerca di vivere in pace con gli esseri umani insieme al suo gatto, anch'esso un vampiro, Zibetto. Ma soprattuto ama, oltre il tempo e le distanze, la sua Mina. In un affresco complessivo che a tratti è davvero mirabolante."Io penso - ha aggiunto - che ognuno scriva quello che in fondo capisce del mondo e io credo di ricordami che il mondo è una cosa complessa, che è una cosa nella quale non sempre tutto si vede, che è una cosa che ha dentro tutto il nostro presente, tutto il nostro passato e certe ipotesi di futuro".E, tra le altre cose, questo romanzo ha dentro di sé i semi di un modo di scrivere che guarda al futuro della nostra letteratura. Facendo una cosa che raramente si era vista da queste parti."So che è un oggetto letterario diverso - ha concluso Chiara Valerio - ma so che della diversità non mi sono mai troppo preoccupata, l'ho sempre ritenuta una ricchezza e non un timore. Questo Dracula sta qui a dire che la diversità non deve mai essere qualcosa che ci terrorizza".E come dice una canzone di Francesco De Gregori, "sempre e per sempre" possiamo restare dalla parte del romanzo, grazie anche a questo questo meraviglioso e inatteso "Così per sempre".

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