Dalla cucina per i senzatetto al soccorso dei profughi ucraini: il viaggio dei volontari di RomAmoR
  • 2 anni fa
3900 chilometri in un week-end. Il lungo viaggio di Mario, volontario dell'associazione RomAmoR Odv, partito su un pullmino per soccorrere i profughi ucraini. "Abbiamo raggiunto il confine a Medika, in Polonia. Abbiamo lasciato medicinali e generi alimentari e trovato un gruppo di persone da portare in Italia, vicino a Verona". Un'iniziativa nata quasi per caso: RomAmoR fa da qualche anno servizio di cucina per i senza fissa dimora di alcune zone della capitale. "Si basa tutto sui volontari - spiega il presidente Elio Mattei, che a sua volta si è recato al confine in Ucraina - Tempo fa uno di loro si è chiesto cosa avrebbe fatto Dino, il nostro fondatore, in questa situazione di emergenza". Tre viaggi compiuti fino a questo momento, con la possibilità di farne anche altri, auspicando che le cose possano migliorare. "Un'esperienza toccante - confessa Mario - Chi soffre di più sono mamme e bambini che si trovano da un giorno all'altro senza niente". .Di Luca Pellegrini
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