Catania - Mafia "imprenditrice", confisca da 5 milioni ad affiliato al clan Santapaola (21.03.22)
- 2 anni fa
https://www.pupia.tv - Nell’ambito di attività di indagine coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i finanzieri del comando provinciale, con il supporto del Servizio centrale investigazione sulla criminalità organizzata, hanno confiscato beni per un valore complessivo di 5 milioni di euro ad un catanese ritenuto responsabile operativo del clan mafioso Santapaola/Ercolano, attualmente detenuto.
Le indagini hanno riguardato il profilo soggettivo e le disponibilità economico-finanziarie riconducibili all’indagato, accertando la sua pericolosità sociale. Il tribunale ha richiamato le pregresse pronunce che hanno interessato il destinatario del provvedimento, ricostruendo i suoi precedenti penali. In particolare, è stato riconosciuto, con sentenza passata in giudicato, appartenente al clan Santapaola per il periodo 2002-2004 e risultato gravato da molteplici procedimenti penali per gravissimi reati, tra i quali associazione a delinquere di tipo mafioso ed estorsione aggravata da metodo mafioso, per cui è stato anche destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Accertata, inoltre, la sproporzione tra il profilo reddituale del nucleo familiare del soggetto e il complesso societario a lui riconducibile. E’ emerso, infatti, che, pur a fronte di un esiguo profilo reddituale, siano di fatto riconducibili a lui due società: una, con sede a Misterbianco, esercente l’attività di fabbricazione di prodotti in calcestruzzo per l’edilizia, un’altra con sede a Catania, nelle immediate vicinanze della centralissima “Villa Bellini”, esercente l’attività di autorimesse e garage.
Per quanto riguarda la società di Misterbianco è stata fatta luce sulla “mafiosità” dell’impresa, sotto un duplice profilo: geneticamente, in quanto frutto dell’attività illecita del citato e occasione di reimpiego dei proventi delle attività delittuose; da un punto di vista gestionale, poiché la società si è imposta sul mercato per le forniture di calcestruzzo a discapito di imprese concorrenti proprio in ragione del ruolo apicale nel contesto criminale catanese del suo “socio occulto”. (21.03.22)
Le indagini hanno riguardato il profilo soggettivo e le disponibilità economico-finanziarie riconducibili all’indagato, accertando la sua pericolosità sociale. Il tribunale ha richiamato le pregresse pronunce che hanno interessato il destinatario del provvedimento, ricostruendo i suoi precedenti penali. In particolare, è stato riconosciuto, con sentenza passata in giudicato, appartenente al clan Santapaola per il periodo 2002-2004 e risultato gravato da molteplici procedimenti penali per gravissimi reati, tra i quali associazione a delinquere di tipo mafioso ed estorsione aggravata da metodo mafioso, per cui è stato anche destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Accertata, inoltre, la sproporzione tra il profilo reddituale del nucleo familiare del soggetto e il complesso societario a lui riconducibile. E’ emerso, infatti, che, pur a fronte di un esiguo profilo reddituale, siano di fatto riconducibili a lui due società: una, con sede a Misterbianco, esercente l’attività di fabbricazione di prodotti in calcestruzzo per l’edilizia, un’altra con sede a Catania, nelle immediate vicinanze della centralissima “Villa Bellini”, esercente l’attività di autorimesse e garage.
Per quanto riguarda la società di Misterbianco è stata fatta luce sulla “mafiosità” dell’impresa, sotto un duplice profilo: geneticamente, in quanto frutto dell’attività illecita del citato e occasione di reimpiego dei proventi delle attività delittuose; da un punto di vista gestionale, poiché la società si è imposta sul mercato per le forniture di calcestruzzo a discapito di imprese concorrenti proprio in ragione del ruolo apicale nel contesto criminale catanese del suo “socio occulto”. (21.03.22)