Bloody Sunday 50 anni dopo, a Derry con i sopravvissuti: "Così, in queste strade, iniziò la strage"

  • 2 anni fa
Cinquant"€™anni dopo la strage del Bloody Sunday il 30 gennaio 1972, siamo tornati in Irlanda del Nord dove si sono tenute cerimonie di commemorazione della tragedia in cui i soldati britannici uccisero 14 cattolici inermi. In una città, Derry, ancora oggi segnata da divisioni e tensioni. Damien Donaghey, il primo a essere colpito e ferito in quella Domenica di Sangue cantata dagli U2 (qui pochi secondi della versione acustica postata il 30/1/2022 sui social ufficiali degli U2, in occasione del 50° anniversario) ci racconta come partì tutto: "€œTirai una pietra e iniziarono a sparare da quel tetto: finii in ospedale ma non realizzai la portata di quel massacro fino al giorno dopo, quando mi ripresi"€. Mentre Charles Glenn ci spiega quello storico murales di Bogside (l"€™enclave cattolica e repubblicana di Derry) in cui lui, allora 19 anni, è il ragazzo che mezzo secolo fa sorregge il 17enne Jackie Duddy, la prima vittima del Bloody Sunday: "€œEra proprio lì, steso a terra, gli avevano sparato alle spalle. Abbiamo provato a salvarlo sfidando i colpi dei militari britannici, ma non c"€™è stato niente da fare. Fu terribile. Ma ora ho speranza. Ecco perché"€ .  .servizio di Antonello Guerrera .a cura di Valentina Tosoni .montaggio di Paolo Saracino