Catania - Bancarotta fraudolenta di gruppo distribuzione elettrodomestici: sequestri per 6 milioni (26.10.21)

  • 3 anni fa
https://www.pupia.tv - I finanzieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti di una società appartenente a un importante gruppo imprenditoriale del posto, operante nel settore della grande distribuzione di elettrodomestici, sottoponendo a sequestro 4 immobili, tra le province di Catania e Siracusa, per un valore di circa 6 milioni di euro.

Le indagini, coordinate dalla Procura etnea, hanno riguardato la gestione della nota società capogruppo - in amministrazione straordinaria dal 2020 con un passivo accertato, al momento, di circa 20 milioni di euro - e hanno posto in luce le condotte degli amministratori e dei componenti del collegio sindacale, sottoposti a indagini, in concorso, per bancarotta fraudolenta, per aver distratto e dissipato risorse finanziarie dalla società per un valore complessivo di circa 11,5 milioni di euro.

L’attività investigativa si è concretizzata attraverso la disamina della documentazione contabile dalla quale sono state riscontrate dissipazioni di risorse finanziarie, attraverso la maggiorazione di canoni di locazione rispetto ai valori medi di mercato, per un importo di oltre 3 milioni di euro; indagini finanziarie presso istituti di credito, dalle quali sono emerse distrazioni di denaro, sotto forma di crediti, privi di giustificato motivo, per un importo per circa 8,5 milioni di euro. I rilevanti importi oggetto delle procedute distrattive, pari a 11,5 milioni di euro, sono stati poi in parte reimpiegati dagli stessi amministratori della società capogruppo in attività immobiliari intestate ad altra società del gruppo: mediante la ricostruzione dei flussi finanziari, il pagamento delle quote e il riscatto del leasing per la locazione di due immobili presso un noto centro commerciale catanese e, inoltre, l’acquisto di altri 2 immobili, ubicati a Siracusa, per un valore complessivo di 6 milioni di euro.

Al termine dell’attività investigativa, gli amministratori e i sindaci della società capogruppo sono stati sottoposti a indagini per bancarotta fraudolenta poiché, pur a fronte dello stato di insolvenza della società, con un passivo accertato, al momento, di oltre 20 milioni di euro, hanno posto in essere attività distrattiva e dissipativa del patrimonio della stessa, che ha portato a cagionare il depauperamento dell’impresa con pregiudizio per i creditori sociali. Disposto il sequestro, quale profitto del reato, dei quattro immobili, acquisiti con parte delle somme distratte o dissipate. (26.10.21)

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